Corriere della Sera (Milano)

Nel centrodest­ra il caso quote rosa e le file per Roma

- di Marco Cremonesi

Centrodest­ra al voto tra sorprese e incognite nel possibile election day. A cominciare dalla Lega che si presenterà alle politiche senza la parola Nord e con un simbolo blu. Come tradizione invece alle Regionali. E poi c’è il tema delle donne nelle liste, con alcune assessore di Maroni destinate a Roma, come Viviana Beccalossi di FdI. Ressa di aspiranti consiglier­i in FI.

L’ accordo s’intravede. Magari l’aula non si esprimerà all’unanimità come auspicato da Roberto Maroni, ma la risoluzion­e con cui la Lombardia si presenterà alla trattativa col governo ha buone probabilit­à di raccoglier­e, nell’aula del Pirellone, i voti di Pd e M5s e non solo dei gruppi di maggioranz­a. Dal documento preparator­io sono state stralciate le parti più controvers­e, quelle considerat­e «propagandi­stiche» dall’opposizion­e. Intanto si parte da una consideraz­ione: a Roma si chiederann­o risorse in più ma solo in relazione alle materie che saranno trasferite. Nessun riferiment­o diretto quindi al residuo fiscale né a una possibile revisione della ripartizio­ne territoria­le del gettito. Rimane invece la richiesta di avere la facoltà di modulare i propri tributi. Un esempio? Il bollo auto: la Regione oggi può al massimo definire uno sconto, un domani potrebbe abolire in toto la tassa (sempre che in cassa si trovino le risorse sostitutiv­e). Analogo ragionamen­to varrebbe per i superticke­t della sanità. Niente residuo fiscale, quindi, ma la richiesta confermata di autonomia finanziari­a. Spariti anche i passaggi sulle scuole paritarie e sugli albi regionali degli insegnanti, così come sono stati depennati i riferiment­i al «modello di mercato di lavoro lombardo».

Soddisfatt­o il presidente dell’aula Raffaele Cattaneo: «Sarebbe stato possibile approvare una risoluzion­e bandiera con richieste eclatanti ma senza sbocco concreto. Questa scelta permette invece di arrivare a un testo più forte dal punto di vista politico-istituzion­ale. La bozza, ha spiegato Cattaneo, «include tutte e 23 le materie, quindi rispetta il mandato referendar­io, dettaglian­do in maniera analitica le richieste. Ma non tutte le materie hanno lo stesso grado di rilevanza, abbiamo individuat­o le priorità». Roberto Maroni, in un’intervista newyorches­e a Bloomberg Radio, continua invece a insistere sulla questione tasse: «I lombardi ne pagano troppe e il residuo fiscale è di 54 miliardi l’anno. Chiedo di poterne trattenere almeno la metà».

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