Raduno dell’ultradestra al Campo X Musocco blindato: «Niente parate»
Dalla prefettura disposizioni per evitare il bis del 29 aprile: vietati simboli e saluti romani
La memoria non può che andare al raduno «beffa» dello scorso 29 aprile, quando un migliaio di militanti di estrema destra espose camice nera, muscoli e saluti romani in barba al divieto imposto dalla Prefettura e dalla Questura. Oggi, dicono i rumor della vigilia, il rischio di un’ennesima parata nazifascista dovrebbe essere evitato. O meglio, dovrebbe tutto svolgersi come negli anni precedenti, con la deposizione delle corone al Campo 10 sulle tombe dei morti della Repubblica sociale. L’appuntamento è per stamattina alle 10.30 in un cimitero del Musocco «blindato» ma con grande discrezione. Le disposizioni del prefetto Luciana Lamorgese restano identiche a quelle dello scorso aprile: niente parate, labari, bandiere fasciste e saluti romani.
L’iniziativa è organizzata dall’Unione nazionale combattenti della Rsi e dall’associazione Memento, legata a Lealtà azione, che si occupa della pulizia e della manutenzione del Campo X. Sono attesi due o trecento militanti, e alcuni sopravvissuti della Repubblica sociale. Nonostante non ci siano timori particolari legati alle manifestazioni di oggi, nei giorni scorsi il sindaco Beppe Sala aveva chiesto al prefetto di vigilare affinché il ricordo dei morti della Rsi non diventi l’ennesima occasione per una parata fascista nella città simbolo della Resistenza. Lo stesso timore espresso dal presidente provinciale dell’Anpi Roberto Cenati: «Basta inaccettabili manifestazioni di aperta apologia del fascismo».
L’indagine sul blitz neofascista dello scorso 29 aprile aveva portato alla segnalazione in Procura di diversi esponenti di Casapound e Lealtà