Corriere della Sera (Milano)

Il Parco del Ticino si trasforma in Riserva della Biosfera

Presentato il dossier all’Unesco. L’area si estenderà fino in Svizzera

- Roberto Rotondo

Una nuova grande area tutelata, che da Pavia raggiunge Locarno, potrebbe nascere in futuro con il riconoscim­ento dell’Unesco. È il progetto a cui stanno lavorando, con passione, decine di enti locali con l’obiettivo di allargare la «Riserva della Valle del Ticino» fino al confine con la Svizzera. Il dossier ha avuto il benestare del ministero dell’Ambiente ed è stato già presentato al segretaria­to Unesco di Parigi. I due parchi regionali del Ticino, sulla sponda lombarda e su quella piemontese, fanno già parte oggi di una riserva Unesco, che tuttavia comprende un territorio più piccolo: si tratta della «Riserva Biosfera Valle del Ticino», formata da una superficie di 150 mila ettari, distribuit­i in 85 comuni. Ora il progetto guarda a un’espansione molto ambiziosa e ha due obiettivi: il primo è quello di unire anche la Val Grande piemontese e la Valcuvia lombarda, per ottenere la realizzazi­one della «Riserva della biosfera Mab Unesco di Ticino Val Grande Verbano». Il secondo step sarà quello di creare, in futuro, una «Riserva della Biosfera transfront­aliera» in collaboraz­ione con il futuro Parco del Locarnese, che è stato proposto dagli enti locali in Canton Ticino. Nel mondo esistono 669 siti Mab (Man and biosphere), in 120 paesi. In Italia sono 15.

«Il dossier di candidatur­a è il primo passo verso il grande obiettivo di allargare la riserva verso il confine — racconta David Guenzi, presidente dell’assemblea consultiva Mab — l’area che abbiamo proposto comprender­à 18 aree protette, 48 siti della Rete Natura 2000, due regioni, 5 province, 148 nuovi comuni, 330 mila ettari in tutto, con una popolazion­e di 1.100.000 mila persone e oltre 6 milioni presenze turistiche annue». «La riserva di biosfera è una evoluzione dei parchi naturali, nati negli anni 70 per una esigenza di tutela — osserva il vicepresid­ente dell’Assemblea, Flavio Polloni — il protocollo Mab unisce la natura e le attività dell’uomo, e coniuga queste due realtà. Vi sarà un forte coinvolgim­ento di tutti, perché l’Unesco ha richiesto una governance partecipat­a e diffusa».

Lo scopo della proclamazi­one delle Riserve è promuovere una relazione equilibrat­a tra la comunità umana e gli ecosistemi. Ogni riserva ha una core area fortemente tutelata, una buffer zone che permette poche attività e una transition zone dove vi sono attività umane ed economiche.

Quanto sia pregiato questo territorio è presto detto: nella Valle del Ticino sono presenti più di 6 mila specie viventi, alcune anche a rischio estinzione come il Pelobate fosco (detto anche Rospo dell’aglio). Di recente sono tornati i lupi. L’intera valle costituisc­e il più importante corridoio ecologico tra Alpi ed Appennini e tra Europa e Africa. C’è poi un particolar­e che fa impazzire gli appassiona­ti di botanica: la valle del Ticino conserva gli ultimi lembi dell’antica foresta che si estendeva in Pianura Padana.

«Essere riconosciu­ti Mab Unesco — affermano gli enti promotori — significa far parte a livello internazio­nale di quei territori che si impegnano nell’ottica della conservazi­one delle risorse e dello sviluppo sostenibil­e, nel pieno coinvolgim­ento delle comunità

locali per le generazion­i che verranno».

All’interno della futura Riserva vi sono, inoltre, tanti luoghi suggestivi: tre siti Unesco (Sacri Monti, Geoparco Sesia e Valgrande, Villaggi palafittic­oli alpini), il Lago Maggiore, l’area wilderness della Val Grande (che è la più grande d’Italia), le colline del Novarese, Parco Regionale Campo dei Fiori. La connession­e con il territorio svizzero, però, dipenderà anche da un referendum popolare che dovrà, in futuro, stabilire se sarà accettata o meno la creazione del Parco del Locarnese. E si spera che il progetto porti anche lavoro: il richiamo al recupero complessiv­o di un corridoio antichissi­mo, tra Lago Maggiore e fiume Ticino, sarà forse un volano turistico molto potente.

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La superficie Il progetto di Riserva della Biosfera si estende su una superficie di 150 mila ettari distribuit­i in 85 comuni da Pavia a Locarno in Svizzera
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Promotore David Guenzi presidente dell’assemblea consultiva Mab che promuove il progetto
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Dall’alto Veduta aerea di una porzione del Parco del Ticino

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