Corriere della Sera (Milano)

Dopo il sushi, lo shabu shabu

La tecnica giapponese di cottura rapida fai da te è l’ultima moda in città

- Roberta Schira

«Shabu shabu» non è una danza tribale, ma una tecnica di cottura della cucina giapponese. Il nome rimanda al rumore della carne immersa e strascinat­a nel brodo di alghe kombu (dashi) che bolle in un contenitor­e (donabe) al centro del tavolo o accanto a ogni commensale. Milano comincia a conoscere questo piatto gustoso e salutare perché la cottura dura al massino una ventina di secondi. Il re della tecnica, l’uomo che l’ha riscoperta e reinterpre­tata, è Wicky Priyan, cuoco dello Sri Lanka patron dell’omonimo ristorante in corso Italia. È il miglior rappresent­ante della nuova cucina contempora­nea giapponese, che va oltre il sushi. Esperto della tradizione kaiseki, Priyan recupera antiche tecniche, come appunto lo shabu shabu. «In origine il piatto veniva realizzato con carne di maiale e agnello», dice lo chef. «Nel mio ristorante, da poco propongo una versione con manzo di Kobe, tagliato sottilissi­mo. Lo abbino a due salse. Al piatto ho dato il nome di Gyuniku No Mizutaki, che significa carnedi-manzo-tuffata».

I tagli utilizzati, sono principalm­ente collo e filetto. Niente viene sprecato: il brodo di cottura si può bere, gli ingredient­i che gli danno sapore si possono mangiare. «Nella versione più ricercata, la carne viene messa a bollire nel dashi, con funghi Shiitake, porro, mizuna (un’insalata) e piccoli spinaci italiani», spiega Priyan. «Le salse sono la “goma dare”, di sesamo, tipica di Osaka, e una mediterran­ea, miscelata con ingredient­i asiatici e italiani. Una mia creazione, che ho chiamato “salsa Wicky’s”. Contiene salsa di pesce preparata con colatura di alici, capperi, peperoncin­o calabrese, miele e dashi. Dagli ingredient­i si ottiene una riduzione, cui va aggiunto olio di oliva. E per un gusto più saporito, il sale Matcha». Per ora lo «shabu shabu» viene servito solo al bancone, con menu degustazio­ne. Ma presto arriverà anche ai tavoli. Il piatto (40 euro) favorisce la conviviali­tà, e permette di modulare la cottura delle fettine di Kobe tenendole immerse a piacimento.

Se Wicky Priyan è la vetta, per la qualità della carne e lo studio dei dettagli e degli accostamen­ti, lo shabu shabu si trova anche in altri locali. Il ristorante Miyako, che lo serve con carne di manzo, verdure miste, funghi shiitake, tofu (solo su prenotazio­ne ); da Nozomi, dove viene servito al tavolo anche nella versione «sukiyaki» con vari tipi di carne e vegetali insieme nella stessa pentola. È in carta da Endo e Osaka, ovunque è meglio prenotarlo e tutti lo propongono a prezzi dai 24 ai 30 euro. Diventerà popolare come il sushi? Forse di più perché mette in campo il piacere di condivider­e e quello di cucinare da sé.

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Wicky’s Cuisine, corso Italia 6, tel. 02.89093781
Miyako, via San Gregorio 23, tel. 02.29513908
Nozomi, via Pietro Calvi 2, tel....
Raffinato Lo chef Vicky Priyan, tra i primi a rielaborar­e l’antica tecnica. Sotto il piatto pronto per la cottura Wicky’s Cuisine, corso Italia 6, tel. 02.89093781 Miyako, via San Gregorio 23, tel. 02.29513908 Nozomi, via Pietro Calvi 2, tel....
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