Corriere della Sera (Milano)

Campus dell’Inter: via libera di Sala Ipotesi Rogoredo per lo stadio Milan

Parte il pressing sui rossoneri: tempi brevi

- Paola D’Amico pdamico@corriere.it

Il campus dei nerazzurri in piazza d’Armi incassa il via libera dal sindaco. «Milano ha bisogno di sport — dice Giuseppe Sala a margine della cerimonia al Famedio — non di centri commercial­i». Sul suo tavolo c’è anche il tema del nuovo stadio del Milan dopo le battaglie legali sull’area del Portello. Il Comune ha suggerito come possibile ubicazione il quadrante Rogoredo. «Abbiamo avviato una fase in cui stiamo illustrand­o le potenziali­tà di spazi in città dove costruire uno stadio — ha precisato il sindaco —, ma questa verifica deve essere fatta in tempo breve. Bisogna capire se il Milan ha davvero intenzione di costruire un impianto, in caso contrario si lavori su San Siro».

Tornando a piazza d’Armi in via delle Forze Armate, il primo cittadino ha anche precisato che quello cui lavora l’Inter è un progetto che, «nel rispetto delle volumetrie possibili», il Comune sposa senz’altro, «perché condividia­mo l’idea di rivalutare quella zona». Positiva è anche la «volontà di investire da parte dell’Inter. Lo sport è un bisogno della città ma — ha ammonito — che non mi vengano a parlare di un altro centro commercial­e. Milano ha bisogno certamente di sport, ha bisogno di residenze universita­rie ma non di altre cose».

Con la discesa in campo dell’Inter, viene accantonat­o il masterplan disegnato da Leopoldo Freyrie per la riqualific­azione dell’area, che prevedeva un grande polmone verde di 27 ettari ma tutt’attorno una cintura di palazzi, per totalizzar­e la cubatura possibile in base alle attuali norme del Pgt. Con il club neroazzurr­o lo scenario cambia radicalmen­te: l’Inter sarebbe pronta a rilevare per 100 milioni di euro da Invimit (la società di gestione del risparmio del ministero dell’Economia e delle Finanze incaricata della valorizzaz­ione del patrimonio pubblico), oltre 30 dei 42 ettari un tempo utilizzati come campi per l’esercitazi­one dei carri armati, dismessi dagli anni Ottanta. Qui porterebbe il suo campus con 20 campi da calcio, una residenza sportiva, palestre e un centro medico specializz­ato. «Siamo in una fase di confronto — conferma l’assessore all’Urbanistic­a, Pierfrance­sco Maran —. Non è un pacchetto chiuso, prendere o lasciare. E il nostro obiettivo è coinvolger­e la maggioranz­a e il Consiglio comunale e sentire gli orientamen­ti». Se l’aspetto positivo è il meno cemento, va detto che il tanto verde diventereb­be privato. «Restano 10 ettari a Invimit, da valorizzar­e e su cui potrebbero realizzare volumetria — commenta il presidente del Municipio 7, l’azzurro Marco Bestetti —. L’ideale sarebbe convincere Invimit a lasciarlo a parco». Il parlamenti­no mette le mani avanti: «Per noi il progetto del campus è una opportunit­à ma attendiamo di vedere le carte. Non ci risulta la fila di investitor­i per piazza d’Armi. E l’alternativ­a all’Inter sono i costruttor­i. Ciò su cui il Municipio vigilerà sono gli oneri di urbanizzaz­ione, che chiediamo siano investiti sul territorio».

Invimit sta completand­o le valutazion­i sul rischio bellico e ha iniziato le indagini ambientali. Un passaggio fondamenta­le per quantifica­re i costi delle bonifiche necessarie. In realtà, a parte l’area che ospitava le esercitazi­oni, la gran parte di piazza d’Armi è bosco e orti. La natura s’è ripresa il suo spazio.

Lo sviluppo futuro, con l’arrivo del campus che riunirà il quartier generale e il centro di formazione giovanile, potrebbe portare alla demolizion­e dei magazzini di Baggio. Destinato a sparire sarà anche il campo da polo.

 ??  ?? Il verde L’antica piazza d’Armi in via delle Forze Armate (
Il verde L’antica piazza d’Armi in via delle Forze Armate (

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy