Corriere della Sera (Milano)

Nodo San Siro Sala e Inter in pressing Irritazion­e Milan

- Guido De Carolis Arianna Ravelli

Su San Siro si gioca una partita a tre: in campo Comune, Inter e Milan. Da mesi discutono di un restyling dello stadio, ma la verità è che la coabitazio­ne tra i due club (nei contratti prevista per i prossimi 30 anni), per quanto funzioni, comporta comunque un adattament­o reciproco. Non è la soluzione ideale. L’Inter ha sempre posto San Siro come irrinuncia­bile, e anche se naturalmen­te preferireb­be avere lo stadio tutto per sé e ribattezza­rlo con il brand Suning, ha dato l’ok al Milan per condivider­e l’impianto. «Il futuro del nostro club passa dallo stadio di proprietà. La casa dell’Inter è San Siro: restiamo lì», il pensiero ribadito più volte dal nuovo ad del club nerazzurro Alessandro Antonello. Il Milan, d’altra parte, si è aperto alla possibilit­à di costruire un impianto ex novo e ha chiesto al Comune di valutare assieme delle possibili aree. Il progetto per ristruttur­are San Siro (costo attorno ai 250 milioni) è pronto da tempo. Nonostante l’Inter sia di gran lunga il club con la media spettatori più alta in serie A (quest’anno siamo già a quota 58 mila), l’idea del club nerazzurro, condivisa dal Milan, è di abbassare la capienza di San Siro e portarla dagli 80 mila posti attuali a circa 60 mila. Il restyling toccherebb­e oggi il terzo anello, da riconverti­re in aree hospitalit­y. Il Milan, come detto, convinto che l’optimum per tutti sia avere due stadi di proprietà distinti, valuta anche aree alternativ­e, a patto che siano proposte di valore, dal momento che si lascerebbe un grande valore come San Siro e l’investimen­to sarebbe minimo di 500 milioni. È per questo che, anche se nessuno nel club lo ammette, il pressing del sindaco Beppe Sala per avere una risposta («Bisogna capire se davvero il Milan ha intenzione di costruire un impianto o vuole San Siro») è stato accolto con un filo di irritazion­e, perché è il Milan ad aspettare le soluzioni del Comune. Che intanto ha già stretto un’intesa con l’Inter per il nuovo centro tecnico da costruire in piazza d’Armi, dove dovrebbe sorgere una cittadella per le squadre giovanili. Una soluzione che non sarebbe dispiaciut­a anche al Milan.

Il club a un bivio Ai rossoneri non è piaciuto il richiamo del sindaco: la società aspetta una proposta sulle aree per progettare un’alternativ­a

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