Corriere della Sera (Milano)

Maxi rissa all’Arco della Pace con botte e insulti ai poliziotti

In 200 frenano la cattura dei balordi. Arrestati quattro ventenni

- di Andrea Galli

I quattro arrestati sono tutti italiani, nullafacen­ti e pregiudica­ti, protagonis­ti dell’innesco di una rissa, intorno alle tre della notte tra venerdì e ieri, all’esterno di un bar di via Giovanni Gherardini, una corta strada a pochi passi dall’Arco della Pace, epicentro della cosidetta «movida» milanese. Una rissa originata da futili motivi, forse qualche parola di troppo, oppure probabilme­nte la quantità esagerata di alcol. Insomma dei balordi, violenti e perditempo, però diventati beniamini del popolo: alla fine sono stati (almeno) duecento gli altri giovani, usciti dai locali nelle vicinanze i quali senza esitazione si sono schierati dalla loro parte. Contro la polizia. Insulti («Figli di p..., siete solo delle m..., dovete crepare») ma anche minacce e botte. Due gli agenti rimasti feriti, con prognosi di pochi giorni: uno ha rimediato un calcio e la collega, che ha utilizzato lo spray al peperoncin­o per disperdere la folla, s’è poi ritrovata spintonata a terra e sotto la minaccia di un linciaggio. Non è stato facile, per il personale dell’Ufficio di prevenzion­e generale, gestire e risolvere il momento. Minuti tesi, pericolosi.

Alcuni passanti avevano chiamato i soccorsi perché c’erano alcuni ragazzi che si stavano picchiando. In via Gherardini, in coincidenz­a del bar Marilù, al civico 2, sono arrivate le prime tre volanti. Cristalliz­zata la situazione, i poliziotti hanno fermato per appunto i quattro, considerat­i gli autori dell’attacco ad altri coetanei. Senonché, alla decisa opposizion­e e alla ribellione contro le manette, è seguita la «partecipaz­ione» corale di chi, forse è meglio dire chiunque, si trovava nei dintorni. I balordi hanno tra i 22 e i 29 anni (sei gli altri ragazzi denunciati). Agli investigat­ori che si occupano della zona di Baggio sono noti per le brutte frequentaz­ioni. Non parliamo di personaggi di primo piano criminale, spiegano dalla Questura, ma quest’elemento, nella dinamica e nella gravità di quanto accaduto, qui interessa relativame­nte.

Non pare che il litigio iniziale abbia connession­i di tipo

malavitoso, non un regolament­o di conti ma davvero una questione di cervelli annebbiati dalle bottiglie oltre che dalla facilità all’uso delle mani. Altre pattuglie sono state fatte confluire nel timore di un’ulteriore degenerazi­one. I balordi s’erano ritrovati dopo cena e avevano deciso di tirare l’alba nei locali. Nella zona dell’Arco della Pace, più di un bar e di un ristorante sono meta abituale di milanesi con precedenti, in alcuni casi trattati coi massimi onori di casa. Da re.

L’intervento Un agente ha utilizzato lo spray al peperoncin­o per disperdere la folla: è stato gettato a terra

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy