Risucchiato e dilaniato dalla trivella Muore operaio
Èrimasto impigliato nella trivella che ne ha dilaniato il corpo. È morto così, ieri, in un cantiere di Landriano (Pavia), Gianni Crivellini, operaio di 51 anni originario del Maceratese, durante i lavori di trivellazione per la costruzione del collegamento al vicino metanodotto. L’incidente è avvenuto attorno alle 16.15 in via Cirano, in aperta campagna, poco distante dalla zona industriale alla periferia del paese. Il 118 di Pavia ha inviato sul posto un’ambulanza, ma i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio. In un primo momento si pensava ad una esplosione innescata da una scintilla partita dalla tubatura di metano, poi, con il passare delle ore, la dinamica dell’accaduto si è fatta più chiara. Non c’è stata nessuna deflagrazione: Crivellini è rimasto tragicamente impigliato nella trivella che stava manovrando. Avrebbe accidentalmente appoggiato una mano sulla «rotante» finendo per essere risucchiato in un vortice infernale. Una frazione di secondo drammatica che non gli ha lasciato scampo, uccidendolo sul colpo. I colleghi hanno assistito alla scena senza poter fare nulla per salvarlo. Quando sono arrivati i soccorritori, gli altri operai ed il responsabile dei lavori erano sotto choc, con la testa tra le mani, disperati. Tutti sono stati accompagnati all’esterno del cantiere per consentire ai vigili del fuoco di recuperare il corpo dilaniato della vittima. Il cantiere è stato messo sotto sequestro su disposizione della Procura di Pavia che ha avviato le indagini sull’accaduto per verificare eventuali responsabilità. Sul posto anche i carabinieri del comando provinciale pavese che hanno eseguito i sopralluoghi per la ricostruzione della dinamica dell’incidente.