«Modelli sulla chiesa? I restauri sono necessari: così ho convinto i fedeli»
«In questo momento c’è su... mi pare Versace. Ma ne sono stati cambiati diversi». Don Marcello Barlassina è il parroco di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, una chiesa datata 1909 che si affaccia, appunto, sul Naviglio Grande. La facciata — concepita in stile neogotico, ma rimasta incompiuta — aveva bisogno da tempo di un bell’intervento di restauro e manutenzione. E il cantiere, aperto nell’aprile 2016, è coperto da un enorme cartellone pubblicitario.
Don Marcello, anche una parrocchia con lo sponsor sulla facciata?
«È stata una scelta naturale. La nostra chiesa stava soffrendo i segni del tempo, un secolo si sente. La facciata aveva bisogno di una bella ripulitura e c’erano diversi mattoni “stonati”, inseriti in momenti successivi, che richiedevano una messa in sicurezza».
E questi interventi costano.
«Eh sì, 185 mila euro. Per questo si è pensato a una sponsorizzazione. I soldi che arrivano dalla pubblicità ripagano il cantiere. Quello che entra da una parte esce dall’altra».
È stata sua l’idea?
«In parrocchia abbiamo un Consiglio per gli affari economici e tanti collaboratori. L’idea è nata lì, poi l’abbiamo valutata insieme e l’abbiamo ritenuta un’opportunità da cogliere. Perché questi interventi non potevano più aspettare, ma trovare i soldi era un problema serio. Naturalmente abbiamo chiesto tutti i permessi necessari alla Sovrintendenza, al Comune, alla Curia e poi ci siamo rivolti a un’agenzia specializzata».
Ma nessuno dei parrocchiani si è lamentato nel vedere un enorme cartellone pubblicitario al posto della facciata della chiesa?
«Qualcuno sì, ma solo all’inizio. In effetti faceva un certo effetto. Ma poi, di fronte alle spiegazioni, si sono convinti tutti delle buone ragioni per sopportare per un po’ quei cartelloni pubblicitari. La nostra bella chiesa riavrà la facciata con i suoi colori originali, quando tutto sarà finito ricorderà un po’ San Lorenzo a Firenze o San Petronio a Bologna».
E quando finiranno i lavori?
«Dovevano durare sei mesi, ma poi è stata chiesta una proroga. Comunque per il nuovo anno sarà tutto finito».
Consiglierebbe lo sponsor ad altri parroci?
«Certo, ma mi rendo conto che non tutte le chiese si trovano in una posizione appetibile come la nostra».
Ma chi controlla le immagini e i messaggi che vengono esposti sulla facciata della chiesa?
«Io. Il contratto prevede che io veda tutto prima».
E ha dovuto dire qualche no?
«Sì, alla prima proposta: conteneva un messaggio che promuoveva il fumo, meglio di no. Ma poi non mi hanno più sottoposto nulla di sconveniente».