Tunisino, 25 anni Blitz in Duomo poi il rimpatrio
Era in Duomo, camminava con un ragazzo italiano ed era appena sceso dal metrò, all’altezza di via Mazzini. È lì che gli agenti della Polmetro, «in un normale servizio di controllo del territorio», l’hanno fermato perché sembrava sospetto. A carico dell’uomo, tunisino, 25 anni, una volta portato in questura, dai terminali è emersa una nota di rintraccio da parte delle autorità di Tunisi. Erano circa le 18 dello scorso 27 ottobre e, dalla notte di quel giorno, l’uomo è stato portato nel centro per le espulsioni di Torino. Ieri, terminato tutto il lavoro di approfondimento dell’Ufficio immigrazione e della Digos, è stato rimpatriato. Il suo nome era inserito in una lista di salafiti (islamisti radicali) che secondo l’intelligence tunisina avevano da poco lasciato il Nord Africa per entrare in Europa. Al momento, anche perché le comunicazioni sono state piuttosto sintetiche, non si conosce molto del profilo radicale, né si può valutare il suo livello di inserimento in gruppi jihadisti. Di certo è già iniziato un lavoro per capire chi abbia frequentato in Italia e a Milano e quali siano stati i suoi appoggi. Sembra che fosse arrivato un paio di settimane prima che venisse intercettato dal controllo della Polmetro. Con quella di ieri, spiega il Viminale, nel 2017 sono 91 le espulsioni di persone legate all’estremismo religioso, una cifra che sale a 223 se si considera il periodo dal primo gennaio 2015. L’ultimo personaggio espulso da Milano gravitava intorno agli ambienti dello spaccio in via Gola.