Corriere della Sera (Milano)

Mercato leggero e più alberi in Sant’Agostino

Il progetto ridisegnat­o su input del sindaco. «Il verde è l’antidoto al degrado»

- Di Paola D’Amico

Più alberi, meno bancarelle. Il verde è l’antidoto al degrado di piazza Sant’Agostino. E su invito del sindaco Beppe Sala, il rendering pronto da mesi per essere discusso con il Municipio Centro Storico e i residenti, ha una metamorfos­i.

Molto inchiostro è stato speso per raccontare il declino della zona, cerniera tra il quartiere Sant’Ambrogio e la Darsena. Movida di notte, discarica di giorno. Un «non luogo» l’hanno più volte ribattezza­to i residenti. Due i principali colpevoli del declino: la propaggine del mercato Papiniano — uno dei più importanti di Milano —, che due volte alla settimana entra nella piazza con ottantadue banchi, ortofrutta, fiori e pesce più altri di indistinta paccottigl­ia. E la movida notturna, con risse, spacconate, e il tappeto di vetri rotti al mattino.

Il nuovo progetto è approdato ieri sera al Municipio 1, cambiato in corsa, dopo che la bozza preliminar­e era stata criticata da più fronti. Confrontan­do i disegni (quello di agosto e l’ultimo), infatti, emerge la difficoltà da parte degli uffici di contenere il numero delle bancarelle. Più volte i residenti ne hanno contate fino a 160. Ma dal settore Commercio smentiscon­o: sono oggi 82 in tutto e c’è «la disponibil­ità a ridurne da tre a otto». I banchi del mercato, sottolinea il settore, sono «posti di lavoro». Dal settore Verde spingono per trasferirn­e almeno 20. Su questo si giocherà il futuro della piazza. Per far digerire la presenza del mercato agli abitanti, la passata amministra­zione intervenne installand­o le colonnine di alimentazi­one per l’energia elettrica, come in Fauchè. «Peccato che qui pochi si allaccino — denunciano i residenti —. E i controlli sono scarsi».

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