Mercato leggero e più alberi in Sant’Agostino
Il progetto ridisegnato su input del sindaco. «Il verde è l’antidoto al degrado»
Più alberi, meno bancarelle. Il verde è l’antidoto al degrado di piazza Sant’Agostino. E su invito del sindaco Beppe Sala, il rendering pronto da mesi per essere discusso con il Municipio Centro Storico e i residenti, ha una metamorfosi.
Molto inchiostro è stato speso per raccontare il declino della zona, cerniera tra il quartiere Sant’Ambrogio e la Darsena. Movida di notte, discarica di giorno. Un «non luogo» l’hanno più volte ribattezzato i residenti. Due i principali colpevoli del declino: la propaggine del mercato Papiniano — uno dei più importanti di Milano —, che due volte alla settimana entra nella piazza con ottantadue banchi, ortofrutta, fiori e pesce più altri di indistinta paccottiglia. E la movida notturna, con risse, spacconate, e il tappeto di vetri rotti al mattino.
Il nuovo progetto è approdato ieri sera al Municipio 1, cambiato in corsa, dopo che la bozza preliminare era stata criticata da più fronti. Confrontando i disegni (quello di agosto e l’ultimo), infatti, emerge la difficoltà da parte degli uffici di contenere il numero delle bancarelle. Più volte i residenti ne hanno contate fino a 160. Ma dal settore Commercio smentiscono: sono oggi 82 in tutto e c’è «la disponibilità a ridurne da tre a otto». I banchi del mercato, sottolinea il settore, sono «posti di lavoro». Dal settore Verde spingono per trasferirne almeno 20. Su questo si giocherà il futuro della piazza. Per far digerire la presenza del mercato agli abitanti, la passata amministrazione intervenne installando le colonnine di alimentazione per l’energia elettrica, come in Fauchè. «Peccato che qui pochi si allaccino — denunciano i residenti —. E i controlli sono scarsi».