Corriere della Sera (Milano)

Politecnic­o, lavoro garantito e incentivi per le studentess­e

Inaugurato l’anno accademico. Solo un terzo degli iscritti è donna

- Federica Cavadini

Avranno un mentore ad affiancarl­e durante il percorso di studi fino alla laurea e al posto di lavoro. Un supporto speciale dall’università e dalle aziende, riservato alle studentess­e di ingegneria del Politecnic­o. Questo l’impegno preso in ateneo, rilanciato dal rettore Ferruccio Resta alla cerimonia di apertura dell’anno accademico. «Le donne sono ancora poche, un terzo dei nostri iscritti e solo una su cinque in alcune facoltà. Siamo decisi a invertire la tendenza, con azioni concrete», ha detto il rettore. E il suo intervento è stato ripreso anche dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli: «Segnale positivo, perché il problema della disparità di genere rimane in maniera molto importante».

Il numero delle studentess­e iscritte al Politecnic­o è fermo da tre anni, alla Scuola di ingegneria industrial­e e dell’informazio­ne sono il 21 per cento ed è in questi corsi che l’ateneo vorrebbe una maggiore presenza di donne. «Daremo più supporto e garanzie alle ragazze che scelgono questi indirizzi, dove comunque il 98% dei laureati a un anno dal diploma è assunto e nella maggior parte dei casi con un contratto a tempo indetermin­ato», dice Donatella Sciuto, prorettore vicario.

E sottolinea che l’ateneo promuove

Il rettore Resta La presenza femminile in alcune facoltà è di uno a cinque Siamo decisi a invertire la tendenza

Il ministro Fedeli Questa scelta a favore delle donne è segno di una visione, di una capacità e qualità di innovazion­e

incontri nelle scuole, già a partire dalle medie, per incoraggia­re le ragazze alla scelta di lauree Stem, nell’area delle scienze, della tecnologia, di ingegneria e matematica. «E la nostra università è anche associata alle centocinqu­anta imprese di Valore D — aggiunge — che promuovono diversità, talento e leadership femminile».

Il rettore alla cerimonia di apertura del 155° anno accademico ha presentato il Politecnic­o come un «cantiere per l’innovazion­e», che «gode di buona salute», ha citato il dato sui laureati, «più 35%», sugli studenti internazio­nali, «raddoppiat­i», ha sottolinea­to le alleanze con i migliori atenei in Europa e i risultati ottenuti nelle classifich­e internazio­nali. Ha lanciato però un appello a investire nell’alta formazione, a partire dal dottorato di ricerca. Resta ha chiesto «più posti e defiscaliz­zazione delle assunzioni» e ha sottolinea­to la distanza con le altre università in Europa: il numero dei dottorandi rispetto ai docenti qui è pari a 0,8, mentre è pari a 5 a Monaco e Berlino e sale a 8 a Losanna e Zurigo.

La richiesta è indirizzat­a al ministero come alle aziende, spiega Sciuto: «Il Miur quest’anno ha finanziato cento posti di dottorato, l’ateneo con fondi interni altri 79 e le imprese 38. Dovrebbe arrivare un maggior contributo dalle aziende che poi possono contare su profession­isti con altri tre anni di formazione su ricerca e innovazion­e». L’ateneo ha rinnovato anche l’impegno ad investire nei laboratori come nel campus: «Con il nuovo progetto, che avanza, per la sede di Architettu­ra ideato dall’alumnus Renzo Piano».

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