Un Goldoni dark sul Delta del Po
Al Menotti «La locandiera» di Stefano Sabelli
È come un galeone sospeso la locanda di Mirandolina ne «La locandiera» di Goldoni adattata e diretta da Stefano Sabelli per TeatriMolisani che arriva da stasera al Teatro Menotti con una compagnia in cui spicca la protagonista Silvia Gallerano. È una sorta di carillon che gira ospitando — in una «terra di nessuno» suggestiva e nebbiosa — i personaggi di Goldoni, gente che nella visione di Sabelli vive alla giornata negli anni Cinquanta, umanità borderline fatta di giocatori d’azzardo, melomani spiantati, balordi con velleità da dandy.
«Il Delta del Po è nato dalle impressioni di un viaggio che feci con Silvia — ricorda Sabelli —. Le suggestioni di quella zona hanno poi guidato la composizione di tutto lo spettacolo offrendo l’occasione anche per un omaggio al cinema neorealista. La grandezza della composizione drammaturgica di Goldoni rimane però intatta. Goldoni scrive un testo in cui ogni scena è un capolavoro a sé: motivo per cui si passa facilmente dalla farsa alla commedia musicale alla commedia sentimentale».
«Volevamo portare in un testo classico, una commedia che spesso è rappresentata con leggerezza, elementi di verità e concretezza che la rendessero più vicina a noi», incalza Silvia Gallerano, anche fra gli interpreti del film «Riccardo va all’Inferno» di Roberta Torre in uscita a fine mese. «Per questo l’ambientazione è più cupa e i toni meno comici». Con Gallerano in scena ci sono Claudio Botosso, Giorgio Careccia, Gianantonio Martinoni, Chiara Cavaliere ed Eva Sabelli, Diego Florio, Giulio Maroncelli e Angelo Miele. «Silvia è un attrice assolutamente moderna che fa vivere un personaggio con la forza e la grandezza delle grandi interpreti del passato», prosegue Sabelli. «Mi sono ispirato alle prime grandi Mirandoline “popolari“, Rina Morelli prima di tutte. C’è stata poi una splendida corrispondenza con Claudio Botosso a cui, contrariamente alla tradizione che vuole in questo ruolo un “attore giovane“, ho affidato il Cavaliere di Ripafratta. Ho voluto un attore più maturo perché trovo che nella differenza d’età stia l’attrazione che ha per lui Mirandolina. Questa “Locandiera“è anche uno spettacolo molto musicale tra canzoni d’epoca, motivi swing e standard di Glenn Miller. E ai caratteri goldoniani ho aggiunto un personaggio nuovo: un fisarmonicista muto, “occhio segreto“che osserva tutto e tutti».