«Voleva uccidermi, l’ho accoltellato»
Ferito dalla moglie nella colluttazione: è in fin di vita. L’allarme dalla figlia quindicenne
In famiglia avevano già litigato ed era dovuta intervenire la polizia. Ieri poco dopo le 20.30, gli agenti sono tornati nella casa al secondo piano di via Montecassino 12, a Ponte Lambro. Sono stati chiamati dalla figlia di una coppia peruviana che aveva appena discusso per i soldi: secondo il racconto della stessa moglie, sarebbe stata lei ad accoltellare il marito 52enne, ricoverato in fin di vita al San Raffaele.
La figlia, di quindici anni, era sporca di sangue ma, come risulterebbe dai primi accertamenti, non avrebbe partecipato al tentato omicidio. La richiesta di un aiuto alle forze dell’ordine è stata tardiva rispetto ai fatti. Nell’appartamento c’era molta confusione. Ascoltata dagli investigatori dell’Ufficio di prevenzione generale, la moglie ha ripetuto che è stato l’uomo ad arraffare un coltello in cucina e tentare di colpirla; senonché, nella colluttazione, la lama avrebbe raggiunto lui dopo che la donna ha cercato, in tutti i modi, di difendersi. Della vittima si sa che ha un precedente per guida in stato di ebbrezza. I vicini hanno detto che frequenti erano le urla provenienti dall’abitazione. Forse, ma è solo una delle prime ipotesi vincolata alle parole della donna, al marito sarebbe stata fatta presente per l’ennesima volta la facilità con la quale disperdeva soldi in bevute, sottraendoli al già debole bilancio famigliare. Una «sgridata» che l’avrebbe fatto infuriare fino a decidere di «punire» la moglie.