Corriere della Sera (Milano)

«Ma ora basta propaganda Vigileremo»

- P. Lio

«Abbiamo votato a favore della risoluzion­e per l’autonomia, ma dopo aver depurato il testo di tutta la propaganda». Alessandro Alfieri, consiglier­e regionale e segretario lombardo del Pd, tiene a precisarlo: «Siamo persone serie, abbiamo sempre detto che siamo a favore di un regionalis­mo differenzi­ato che garantisca più poteri e risorse alla Lombardia per sostenere al meglio il sistema produttivo regionale, e ora siamo pronti a lavorare insieme per una battaglia che sia però seria».

Cosa non andava nella prima bozza presentata dalla maggioranz­a di centrodest­ra?

«Abbiamo lavorato per cancellare tutta la parte di propaganda. E vigileremo affinché non rientri dalla finestra. Bisogna impegnarsi a ottenere competenze che vanno dalla ricerca scientific­a alla formazione, al sostegno alle imprese e alle politiche ambientali. Non funzioni a caso. Purtroppo rimane un rammarico».

Quale?

«Abbiamo perso tempo, un sacco di tempo: tre anni, per l’esattezza. Potevamo aprire il confronto con il governo già tre anni fa, come avevamo richiesto, ma una parte della maggioranz­a voleva, a ridosso delle elezioni, un passaggio plebiscita­rio che peraltro non c’è stato, a fronte di una spesa di 55 milioni di euro. Ed è tutta responsabi­lità del governator­e Maroni e della Lega».

Quanto ci vorrà per vedere i risultati?

«Su questo Maroni non prenda in giro i cittadini: serve tempo se si vuole lavorare seriamente. Per questo sarebbe stato utile partire prima. Perché ora l’iter sarà deciso dal prossimo governo. Noi possiamo solo individuar­e le macroaree su cui trattare e avviare i tavoli di lavoro».

Giorgio Gori, vostro candidato alle Regionali, potrebbe scontare le divisioni nel Pd sul referendum?

«No, perché sul regionalis­mo differenzi­ato siamo sempre stati tutti uniti. Le differenze di vedute dipendevan­o dai diversi giudizi sull’uso strumental­e del referendum».

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