Il Liszt pirotecnico di Albanese
«Après une lecture de Liszt» per Giuseppe Albanese non è solo il titolo del recital che offre stasera alla Società dei Concerti (ore 21, Conservatorio, via Conservatorio 12, € 20-25). Il 38enne reggino non è solo un pianista di rango, capace di vincere a 18 anni il Premio Venezia e il premio per la migliore esecuzione di un brano contemporaneo al concorso Busoni. Mentre suonava in teatri come il San Carlo e il Real di Madrid si è laureato in filosofia con una tesi sull’estetica degli Années de Pèlerinage, tesi che gli ha meritato la lode e la pubblicazione, oltre ad averlo avviato alla carriera accademica: dal 2005 insegna comunicazione musicale all’università di Messina. Per lui quindi Liszt non è solo un compositore da eseguire ma anche da pensare attraverso prospettive non squisitamente musicali. Da qui nascono programmi variegati e per nulla banali, che non si limitano ai classici virtuosismi circensi così spesso legati al compositore magiaro. Lo confermano i brani in locandina stasera, che alternano brani pirotecnici ad altri più meditativi: la Sonata-fantasia Après une lecture de Dante, la Rhapsodie espagnole e le Réminiscences de Norma si intercalano così a Les Jeux d’eaux à la Villa d’Este, Au bord d’une source, Danse des Sylphes; completano la locandina la trascrizione dal wagneriano Isoldens Liebestod e l’evocativo San Francesco di Paola che cammina sulle onde. Conservatorio