Corriere della Sera (Milano)

«JazzMi», Maria Gadú s’inchina ai suoi idoli

Maria Gadú, erede della grande tradizione brasiliana, al Blue Note con «Pelle»

- di Paolo Carnevale

Qualche pendolare con la passione per la bossanova l’avrà sicurament­e notata mentre si esibiva con la sua chitarra alla stazione Garibaldi. Era il 2008, e Mayra Corrêa Aygadoux, in arte Maria Gadú, cercava fortuna con la sua voce graffiante in Europa, in compagnia di un amico percussion­ista. «È stato un periodo entusiasma­nte della mia vita — ricorda —. Ho conosciuto tanta gente, molti viaggiator­i si fermavano ad ascoltarmi, alcuni hanno anche perso il treno. Suonare per la strada è un cosa che consiglio ai musicisti che vogliono fare una gavetta creativa e stimolante, anche se non garantisce fama e denaro». Successo che per lei arriva nel suo Brasile, in un locale di Rio de Janeiro, dove canta il classico di Jacques Brel, «Ne me quitte pas»: tra il pubblico c’è il regista Jayme Monjardim, che include il brano nella colonna sonora nella serie sulla cantante Maysa, sua madre.

Da quel momento, per la 30enne paulista, è stato un crescendo, dal tour con Caetano Veloso, all’hit tormentone del 2009 «Shimbalaiê», inserita nel suo album di debutto omonimo e definita da lei stessa «una canzoncina d’infanzia, scritta quando avevo dieci anni ed ero in vacanza con i miei. Il titolo non vuol dire assolutame­nte nulla, è una sorta di parola magica». Erede della grande scuola cantautora­le della sua nazione, dove è considerat­a un’icona gay (nel 2013 si è sposata con la compagna Lua), Maria Gadú ha quella sensibilit­à necessaria per traghettar­e la musica brasiliana nel futuro, senza dimenticar­e la lezione del passato. Come nel tour, che fa tappa stasera e domani al Blue Note per la rassegna JazzMi (via Borsieri 37, ore 21 e 23.30; ing. 30/45 euro), dal titolo «Pelle». «L’ho chiamato in questo modo — spiega — perché mi presento sola con la mia chitarra, spogliata di ogni orpello e artificio per mettere a nudo la mia anima musicale». Il repertorio pesca dai suoi 4 album, dal primo omonimo del 2009, all’ultimo «Guelã», del 2015. «Non faccio mai la stessa scaletta — dice —, perché c’è sempre qualche tributo ai miei idoli, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Milton Nascimento, Chico Buarque, Ivan Lins e Marisa Monte».

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 ??  ?? Paulista Maria Gadú, 30 anni, ha cominciato suonando per strada ed è stata lanciata da «Shimbalaiê»
Paulista Maria Gadú, 30 anni, ha cominciato suonando per strada ed è stata lanciata da «Shimbalaiê»

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