Da sapere
Ogni anno un’idea portante, un tema da affrontare con produttori, ristoratori, cuochi, scrittori di cucina, esperti e tanta gente che va ad assaggiare, a vedere, a portare a casa suggestioni. Il monferrino Paolo Massobrio e il milanese Marco Gatti, con gli ormai famosi papillon di ordinanza, sono pronti a fare gli onori di casa: la dodicesima edizione di Golosaria impazza nel fine settimana, da oggi a lunedì al MiCo FieraMilanocity. «Il titolo di quest’anno», dice Massobrio, «è Oltre il Buono. Qualcosa che non si vede, ma è il motore che muove tante imprese, soprattutto di giovani. A Golosaria casa che segnaliamo con un simbolo in guida, vicino ai ristoranti che offrono il servizio. Oltre il 50% dei locali da noi citati, 1.623 su 3 mila, lo stanno adottando. È un piccolo ma importante accorgimento contro gli sprechi».
Massobrio e Gatti mettono al centro dell’attenzione anche l’editoria gastronomica, lanciando i primi titoli della collana «I libri del Golosario», in coedizione Cairo-Comunica: «L’Apericena non esiste» (consigli dietetici per evitare le trappole di un rito soprattutto milanese), «Il libro del riso italiano» (siamo grandi produttori, ma i chicchi non sotto tutti uguali), «Subito barbecue» (sembra facile grigliare la carne). Domenica tocca a «Il Golosario 2018» di Paolo Massobrio e lunedì al taccuino dei ristoranti italiani «Gatti Massobrio 2018».