Villa rapinata a Cormano Gioielli e Rolex per un milione
Lui l’hanno preso; mancano i complici ma tanto i carabinieri arriveranno anche a loro. Per ora in galera c’è Michele Perla, 31enne con residenza in via Zoagli, a Quarto Oggiaro, fermato per il «colpo» il 10 gennaio intorno alle 22.30 in una villa di Cormano. Il balordo aveva forzato una finestra «a bocca di lupo» in coincidenza del piano seminterrato e, una volta entrato, aveva disattivato l’allarme per concentrarsi sulla cassaforte blindata, nella taverna. Dentro c’erano brillanti, anelli, medaglie d’oro e una collezione privata di orologi Rolex per un valore complessivo molto vicino al milione di euro. Perla aveva arraffato il bottino e se n’era andato, non prima di aver «ripulito» la scena per evitare di lasciare tracce. Ma anche i migliori commettono un errore, figurarsi questo pregiudicato, noto alle forze dell’ordine: i carabinieri di Sesto San Giovanni avevano isolato l’impronta del pollice sinistro, sufficiente per risalire a Perla. L’analisi dei tabulati del cellulare aveva poi permesso di «posizionarlo» in via Po, la strada di quella villa, in un orario compatibile con il furto, di rintracciare il ladro e infine di ammanettarlo. Subito dopo il «colpo» Perla se n’era andato all’estero per una settimana, a «godersi» i soldi o forse per allontanarsi dalle immediate indagini. Era rientrato nella convinzione di restare impunito. Il balordo non ha mai avuto un lavoro, era incappato in una storia di droga nel 2011 e campa(va) con il provento delle scorribande. Motivo per il quale, al di là della ricerca dei complici (forse due, forse tre) le indagini dell’Arma continuano, casomai vi siano stati nel recente passato episodi analoghi che sono rimasti senza un «responsabile».