Corriere della Sera (Milano)

Debutta stasera in prima mondiale «Ti vedo, ti sento, mi perdo» Nuova opera di Salvatore Sciarrino

Opera

- di Enrico Parola

Anche stavolta c’è di mezzo un musicista di luminoso genio ma dalla torbida vita privata. Come in «Luci mie traditrici», la sua opera più celebre (41 edizioni diverse, solo 5 in Italia) con cui nel 1998 portò in scena le peripezie di Gesualdo da Venosa, principe rinascimen­tale e sommo madrigalis­ta che per onore fece massacrare sua moglie e l’amante di lei, anche in «Ti vedo, ti sento, mi perdo» Salvatore Sciarrino racconta la storia di un compositor­e, il seicentesc­o Alessandro Stradella. A differenza di Gesualdo, però, fu lui a finire assassinat­o: a ingaggiare il sicario perché lo trucidasse fu un marito geloso che, dopo essere stato abbandonat­o alla moglie, scoprì che questa l’aveva tradito con Stradella. Accecato dalla gelosia e dalla sete di vendetta chiese a un sicario di trucidare il compositor­e assieme alla sua ex amata.

L’opera viene allestita in prima mondiale alla Scala, che l’ha commission­ata e coprodotta assieme alla Staatsoper

di Berlino (da stasera ore 20, biglietti 11- 150 euro, tel.

02.72.00.37.44): a dirigerla è stato chiamato uno specialist­a del repertorio contempora­neo, Maxime Pascal, la regia è firmata da Jürgen Flimm e i costumi da Ursula Kudrna. Le scene, disegnate da George Tsypin, sono suddivise in tra piani. Sul primo si sta preparando una Cantata di Stradella: una scelta non casuale, consideran­do come accanto a 7 opere teatrali, Intermezzi, messe e altre musiche sacre, Sonate strumental­i e arie, il suo catalogo comprenda oltre 170 Cantate, sacre e profane; protagonis­ta è la Cantatrice, qui impersonat­a da Laura Aikin; il compositor­e è continuame­nte citato, evocato e atteso, ma non comparirà mai. Vi sono poi il piano dei servi e quello dove si incontrano Letterato (Otto Katzameier), Musico (Charles Workman), spettatori e strumentis­ti di passaggio.

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 ??  ?? Debutto Una scena di «Ti vedo, ti sento, mi perdo» ispirata alla tragica fine del compositor­e Stradella
Debutto Una scena di «Ti vedo, ti sento, mi perdo» ispirata alla tragica fine del compositor­e Stradella

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