Da Rozza a Tajani Sala studia un mini-rimpasto
Rozza e Tajani tentate dalle urne in primavera Giro di deleghe su Casa, Mobilità e Sicurezza Il nome del pd Barberis nella nuova squadra
«Penso che non ci sarà una grande fuga » . Il sindaco Beppe Sala ammette: un possibile rimpasto è destinato a breve a entrare nella sua agenda. Le elezioni regionali e politiche sono alle porte. E in primavera «uno o al massimo due assessori» potrebbero lasciare Palazzo Marino. La maggiore indiziata è Carmela Rozza. L’ingresso più probabile, il capogruppo pd Barberis.
L’occasione per il tagliando alla squadra potrebbe cadere prima della simbolica scadenza di metà mandato. Complici i nuovi appuntamenti elettorali all’orizzonte. La doppia tornata di urne primaverili — Regionali e Politiche — dovrebbe far traslocare da Palazzo Marino qualche pedina. Il sindaco Beppe Sala predica calma. «Se ci sarà qualcuno che andrà via saranno uno o al massimo due assessori — ha chiarito ieri —, nulla che possa destabilizzare la giunta. Penso che non ci sarà certo una grande fuga». Siamo alle prime battute, ma il dossier è già sul suo tavolo. E se è vero che la corsa in particolare al Pirellone rischia di svuotare più l’aula consiliare che i banchi degli assessori, bisogna comunque prepararsi a intervenire. Tanto che il sindaco non ha nascosto. «Un rimpasto? Ci sto pensando».
La linea dettata ai suoi resta sempre la stessa: «Se qualcuno decide di percorrere un’altra via, più che legittimamente — disse già qualche mese quando la situazione nazionale sembrava precipitare — deve lasciare il giorno stesso la giunta perché la cosa che non posso permettere è che Milano abbia la sensazione di una giunta disattenta».
Ma chi è pronto al salto? Le carte restano ancora coperte. A lungo si era vociferato di Pierfrancesco Majorino (Welfare) che si sarebbe però convinto a restare a Milano. Per ora la maggiore indiziata è allora Carmela Rozza. Una decisione definitiva ancora non l’ha presa, ma l’assessore alla Sicurezza starebbe seriamente riflettendo di migrare verso il
Pirellone. Qualcun altro invece — e qui, nei corridoi di Palazzo Marino, si fa come possibile nome quello di Cristina Tajani (Lavoro, Commercio e Risorse umane) — potrebbe essere tentato di saggiare la ribalta nazionale correndo per un posto a Roma.
Gli scenari allo studio sono tre. Il primo — il più quotato — è un intervento che si potrebbe definire minimale. Un’uscita, un ingresso. E per una Rozza (Pd) che va via vedrebbe entrare in squadra Filippo Barberis. Non è detto però che il capogruppo dem ne rilevi le deleghe. Alla Sicurezza si potrebbe infatti registrare il ritorno di Marco Granelli (in realtà anche lui fino a qualche settimana fa chiacchierato come possibile partente), lasciando così al collega di partito la gestione della delicata delega alla Mobilità. Ma la triangolazione tutta pd RozzaBarberis-Granelli non è l’unica ipotesi sul tavolo del sindaco. Sala starebbe riflettendo anche se cogliere l’occasione del rimpasto per rimaneggiare un po’ la distribuzione delle deleghe, andando a ritoccare quei «punti deboli» evidenziati in questa prima tranche di mandato. In questo caso, nei corridoi si parla della suggestione che vedrebbe «alleggerire» il carico di Gabriele Rabaiotti, impegnato con una doppia delega di peso: Casa e Lavori pubblici. E al contempo magari rimpolpare i compiti di qualche altro collega di giunta.
C’è infine la terza opzione: un rimaneggiamento più ampio dovuto a un secondo eventuale addio — oltre a quello di Carmela Rozza — a piazza Scala. Non è escluso che a quel punto Sala non decida di andare a pescare l’ulteriore sostituto al di fuori dello stretto giro delle forze di maggioranza e dei consiglieri comunali. Sarebbe un nuovo assessore tecnico che andrebbe ad aggiungersi alla quota «esterni» che già conta Roberto Tasca (Bilancio), Roberta Guaineri (Sport e Turismo) e Roberta Cocco (Trasformazione digitale e Servizi civici).
Le Regionali potrebbero rimescolare le carte anche nel centrodestra comunale. Sono destinati al Pirellone il capogruppo forzista Gianluca Comazzi e Silvia Sardone, per la Lega, Massimiliano Bastoni e Laura Molteni.