In mostra a Villa Necchi Campiglio ventuno opere da Modì a Picasso donate al Fai dagli eredi Sforni
Il gioiello del Fai si arricchisce di 21 opere della collezione Sforni: da Modigliani a Picasso
Bellezza chiama bellezza, tesoro chiama tesoro. Così Villa Necchi, gioiello milanese del Fai (Fondo Ambiente Italiano), diventa casa per ulteriori opere d’arte: i collezionisti donano con fiducia, certi che il Fai lavora in modo rigoroso. Ne ha sottolineato ieri il ruolo virtuoso nella tutela del patrimonio artistico l’assessore ai Beni culturali del Comune Filippo Del Corno, intervenendo alla presentazione della nuova acquisizione che da oggi arricchisce la raccolta della villa: ventuno opere su carta della Collezione di Guido Sforni (1935-1975) date in dono da Clara, Bianca e Chiara Sforni. Ventuno pezzi eccellenti di artisti che hanno lasciato un segno indelebile nei linguaggi del Novecento: Henri Matisse, Pietro Marussig, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Mario Sironi e Lucio Fontana.
Si completa così il contesto novecentesco della villa, ha commentato il vicepresidente Fai Marco Magnifico, in accordo con la sua epoca e i suoi ambienti: con il sostegno di Natixis e Regione Lombardia i disegni sono stati allestiti nella doppia «Stanza del Principe», dove soggiornava Enrico d’Assia, che conserva arredi e decori del progetto originario di Piero Portaluppi. Un allestimento che ha richiesto importanti adeguamenti tecnologici per regolare temperatura, clima e intensità della luce rispetto alla fragilità dei supporti cartacei: negli spazi si entra a turni di 15, i nuovi ospiti sono preziosi e meritano tutte le cure. Le merita il volto di donna reclinato all’indietro, sguardo carico di sottintesi, di Marussig. Le merita il raro nucleo di otto Modigliani, figure femminili di gusto primitivista, disegni preparatori per sculture mai eseguite. Le meritano i sette Picasso, tra cui spicca ironico «Le voyeur». E così i tre ritratti di Matisse, elegantissimi, lo splendido carboncino della «Donna inginocchiata» di Sironi, la sfida astratta del «Concetto spaziale» di Fontana che si riflette in un gioco di specchi.
Un grazie da Milano a Guido Sforni, broker incantato dall’arte, e alle sue eredi (via Mozart 14, mer.-dom. ore 10-18, euro 12/4, www.villanecchicampiglio.it).