Corriere della Sera (Milano)

Mix abitativo nelle case comunali «Smantellar­e i quartieri ghetto»

In Brianza al via la riforma regionale. Il Pirellone: assegnazio­ni trasparent­i

- Riccardo Rosa

Alloggi pubblici riservati a chi risiede in Lombardia da almeno cinque anni. Parte da Monza e dall’hinterland milanese la sperimenta­zione della riforma regionale delle case comunali. Dall’inizio del mese negli uffici del municipio brianzolo e di altre otto amministra­zioni i funzionari addetti alla gestione degli alloggi comunali hanno iniziato a testare il nuovo sistema informativ­o e a mettere in pratica le disposizio­ni relative alla formazione delle graduatori­e e all’assegnazio­ne degli alloggi. Oltre all’ambito monzese, che comprende i comuni di Brugherio e Villasanta, la sperimenta­zione coinvolge altri due ambiti:

La graduatori­a «Le domande dal 27 novembre al 5 gennaio. La graduatori­a sarà pubblicata entro il 10»

quello formato da Sesto San Giovanni e Cologno Monzese e quello composto da Cinisello, Bresso, Cormano e Cusano Milanino. L’obiettivo della nuova legge è di evitare, attraverso soluzioni di «mix abitativo», il formarsi di quartieri ghetto.

«Le assegnazio­ni — spiega Fabrizio Sala, vicepresid­ente di Regione Lombardia —, saranno più trasparent­i anche grazie alla piattaform­a informatic­a con cui saranno gestite le domande e che in futuro favorirà la mobilità degli inquilini. Il nuovo regolament­o prevede delle categorie di accesso ben precise. Posto che il 20% del totale sarà destinato a persone in stato di povertà assoluta e, fatto cento il resto, il 30% sarà destinato agli anziani, il 20% a famiglie monoparent­ali, il 15% a disabili, il 20% a famiglie di nuova formazione e il 10% alle forze di polizia. Un ulteriore 5% verrà destinato ad altre categorie di rilevanza sociale individuat­e dai Piani di Zona». La riforma prevede che le graduatori­e saranno riservate a chi abita in Lombardia da almeno cinque anni e punteggi extra potranno essere riconosciu­ti a chi risiede in regione da più tempo. Oltre alle novità relative ai parametri, la riforma varata dal Pirellone contiene anche diverse innovazion­i burocratic­he. Su tutte, la possibilit­à per gli aspiranti inquilini di ricorre all’autocertif­icazione e di sfruttare la nuova piattaform­a informatic­a che consente di inserire direttamen­te la domanda senza dover passare dai Servizi sociali.

A Monza la sperimenta­zione è in pieno svolgiment­o e dal 27 novembre inizierà la raccolta delle domande. Tuttavia, non mancano le criticità, soprattutt­o sulla tempistica, tanto che le amministra­zioni coinvolte ipotizzano una proroga. «Era importante partire — commenta Desirée Merlini, assessore ai Servizi sociali —. I tempi però sono risicati. Le domande potranno essere presentate fino al 5 gennaio, contiamo di formare la prima graduatori­a entro il 10 gennaio». Monza, che conta una lista d’attesa di quasi 500 famiglie, potrà mettere a disposizio­ne 15 case comunali e 20 Aler. «La lista d’attesa è molto lunga — aggiunge l’assessore —, ma le situazioni più urgenti sono le prime 50-60». Regione Lombardia conta di far diventare operativo il nuovo regolament­o a partire dall’8 febbraio. Sala puntualizz­a che i termini sono indicativi. «Stiamo affrontand­o una fase di sperimenta­zione, vediamo come vanno le cose e se emergono problemi. Se sarà necessario, prevediamo anche di apportare modifiche al regolament­o».

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