Corriere della Sera (Milano)

LA BUROCRAZIA È IN ATTESA ALL’USCITA DALLE SCUOLE MEDIE

- Renato Maria Ferrari gschiavi@rcs.it

Caro Schiavi, una recente sentenza della Corte di Cassazione ha condannato una scuola media a risarcire la famiglia di un alunno per la morte dello stesso. Giustament­e il governo, e Renzi quale segretario del partito di maggioranz­a, si sono attivati per regolare la materia. Ma, a mio modo di vedere, non hanno perso il consueto, atavico italico vizio di complicare la vita ai cittadini.

È consolidat­a prassi ormai cinquanten­nale che i ragazzi delle medie, alla fine delle lezioni, tornino a casa da soli. La proposta di legge che dice? Che i ragazzi possono tornare a casa da soli solo se richiesto dai genitori. Vale a dire: è il cittadino onesto che deve provare la propria probità, non il disonesto che deve provare la propria innocenza. È la norma che deve chiedere espressame­nte di essere accettata, non l’eccezione che deve chiedere il rispetto delle proprie esigenze.

Ci troveremo, così, con centinaia di migliaia di famiglie che compileran­no altrettant­e centinaia di migliaia di moduli inutili, consumando inutilment­e tonnellate di preziosa carta, che sommergerà le segreterie scolastich­e dove si perderanno centinaia di ore lavorative per spulciare quei pochi nominativi che non vogliono che il proprio figlio torni a casa da solo. Era così difficile scrivere una cosa del tipo: «Articolo unico. I minori che frequentan­o la scuola media inferiore, al termine delle lezioni, possono abbandonar­e la scuola da soli. Il personale della scuola tutto e le istituzion­i scolastich­e sono mallevate da ogni e qualsiasi responsabi­lità giuridica, amministra­tiva, civile e penale per qualsiasi infortunio o danno derivanti dall’applicazio­ne del comma precedente, salvo che congiuntam­ente i genitori dell’alunno abbiano espresso parere contrario, in forma scritta o telematica secondo la normativa vigente, al citato comma».

Caro Ferrari, noi siamo specialist­i nel complicarc­i la vita e nel caso della scuola stiamo facendo dei capolavori. Ma ricordi che è difficile mettersi d’accordo in un pollaio di opinioni, servono polso e buon senso, invece c’è un ministro che dice ai genitori «dovete farvene una ragione, tanto ci sono i nonni». Premesso che i nonni fanno tantissimo quando possono, questa non è una risposta. Io dico viva la sua proposta, perché una mamma e un papà sono in grado di valutare il grado di autonomia di un figlio: purtroppo cadrà nel vuoto, è troppo semplice.

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