Così la Music Week trasformerà Milano nella città delle note
Può Milano diventare un punto di riferimento in Italia, oltre moda e design? È una domanda a cui negli ultimi anni si cerca di rispondere replicando la formula settimanale in altri campi. Nel caso della Music Week, spiega l’assessore alla cultura Filippo Del Corno «Non si tratta di una rassegna tradizionale, ma di una settimana per riconoscere la centralità della produzione musicale nello sviluppo sociale, culturale ed economico della città». A curare il progetto che trasformerà Milano, dal 20 al 26 novembre, in «capitale della musica», con nomi noti come Niccolò Fabi — cui è affidata l’apertura della kermesse con un concerto al Teatro Dal Verme (via San Giovanni sul Muro 2, ore 21, ingresso libero) — e poi Caparezza, Apparat, Raphael Gualazzi, Rachele Bastrenghi, Francesco Gabbani, Jamiroquai, PFM, Paola Turci, ma anche giovani artisti e nuove produzioni, è Luca De Gennaro, Vice President Of Talent And Music di Viacom. Milano è un terreno fertile per questa trasfigurazione sonora. La regione in cui il mercato dell’industria musicale è più florido in Italia è la Lombardia e il polo principale è appunto Milano, con una media di 300 eventi mensili. Una programmazione già fitta che si arricchisce per questa settimana di concerti, serate di clubbing, incontri con gli artisti, workshop, mostre. Appuntamenti gratuiti e a pagamento da zona Tortona, con il Linecheck Music Meeting and Festival, ospitato da Base e Archiproducts, a Mare Culturale Urbano, dall’Alcatraz al Circolo Magnolia, passando per Apollo Club, Carroponte, Dude Club, Fabrique. Il programma su www.milanomusicweek.it).