Corriere della Sera (Milano)

Lesso o bollito, purché di qualità

Dal ristorante di lusso alla trattoria, gli chef riscoprono un piatto della tradizione

- Roberta Schira

Lingua, lingua salmistrat­a, gallina ripiena, guance, ossobuco, alette di vitello, cotechino, testina e musetto. Accompagna­ti da mostarda, salsa veneta «pearà», bagnetto verde, bagnetto rosso, giardinier­a, rape in agrodolce. L’elenco è il menu della cena del bollito, che una volta al mese propone il Ristorante Gallia dell’Excelsior Hotel Gallia (p.zza Duca d’Aosta 9). Con la regia dei fratelli Cerea e dei fratelli Vincenzo e Antonio Lebano, i tagli del bollito vengono preparati davanti ai commensali, per far arrivare la carne fumante nel piatto. La prossima cena sarà il 5 dicembre, prezzo 90 euro vini esclusi. Per qualità e arte culinaria, e il lusso del luogo, si tratta del vertice di una tendenza: affiancare all’alta cucina piatti di antica consuetudi­ne proposti in trattoria.

A Milano il bollito ha successo. Unico obbligo è la qualità della carne: la razza piemontese, da allevament­i non intensivi, è la più vocata. Fra i locali, Al Less di Città Studi (v.le Lombardia 28) propone i «bolliti dal mondo». Specialità bollito misto con salsa verde o al rafano. Da Mirta, trattoria in zona Casoretto (p.zza San Materno 12, da prenotare), il bollito classico è in menu con altri piatti padani. Li interpreta, con rispetto, il cuoco Juan Lema, che viene da Montevideo. La Confratern­ita del Bollito Misto, che certifica la bontà dei piatti, si riunisce in vari luoghi, tra i quali il Ronchettin­o (via Basso 9), ristorante ospitato in un’antica cascina al Gratosogli­o. Dieci tagli e cinque salse, invece, sono proposti a La Rava e la Fava (via Principe Eugenio 28): è il menu del martedì. Anche lo stellato Giancarlo Morelli non trascura il bollito nel suo «angolo pop», la Trattoria Trombetta (l.rgo Bellintani 1), dove vengono valorizzat­i i grandi classici lombardi. Subito fuori città, a La Rampina di San Giuliano Milanese (via Emilia 3), il bollito davanti al grande camino è una serata a tema, dove viene spesso avvistato il maestro Gualtiero Marchesi, amico di Luca Gagliardi, lo chef. Nei ristoranti citati il prezzo medio è intorno ai 50 euro. Ma se ordinate una bottiglia di Barolo d’annata - perfetto abbinament­o - il costo sale.

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Qui sopra, gli chef Chicco e Francesco Cerea alla Serata bolliti del Ristorante Gallia

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