Corriere della Sera (Milano)

I dissidenti sfilano in corteo: centri medici senza i sieri

- Di Sara Bettoni

«Mancano i vaccini». La denuncia è degli attivisti no vax, che si sono dati appuntamen­to ieri a Milano. Obiettivo: manifestar­e la contrariet­à all’obbligo di dieci iniezioni per bambini e ragazzi under 16. Si sono ritrovati in largo Cairoli, al mattino, per ascoltare le voci di associazio­ni e movimenti. Stefano d’Eliseo coordina i genitori lombardi dissidenti: «Ci arrivano segnalazio­ni di famiglie che richiedono il monovalent­e per il tetano, ma le Ats non lo hanno». Ovvero: al posto delle «punture» che proteggono da più malattie si possono avere i sieri contro i singoli morbi, ma spesso non sono disponibil­i. Continua D’Eliseo: «Sappiamo che a settembre è stata fatta una nuova gara d’appalto perché stavano finendo i vaccini». E a proposito dei colloqui che la Regione porta avanti per sciogliere i dubbi di mamme e papà? «Alcuni scelgono di adempiere all’obbligo, altri rimangono fermi sul no. Non sempre il personale sanitario accetta e così impone ai genitori l’aut aut: o tutti i sieri o niente. E vanno in scena litigi davanti ai bambini». Riconosce però che in altre situazioni medici e infermieri sono più morbidi. Dopo le conferenze, gli attivisti con i figli, circa 500 dal Nord Italia, hanno sfilato in corteo fino ai giardini Montanelli.

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