Si lancia dal terzo piano, ragazzino si salva
Villapizzone, il dramma di un 12enne. «Brutti voti a scuola». Caduta attutita da un’auto
Ieri sera, a Villapizzone, un ragazzino di 12 anni si è buttato dal terzo piano di casa. È ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Niguarda ma non sarebbe in pericolo di vita. Sembra che la vittima si sia gettata «volontariamente» da una finestra e il sospetto è che il gesto sia legato ad alcuni brutti voti presi a scuola. O almeno questo è stato il racconto dei genitori alla polizia.
Un volo di dieci metri. Giù dal terzo piano di casa. L’impatto con una macchina in sosta e poi il «rimbalzo» sull’asfalto. È ricoverato in gravi condizioni al Niguarda, ma non sarebbe in pericolo di vita, un bambino di 12 anni che ieri sera è caduto dal terzo piano di un palazzo a Villapizzone. La dinamica di quanto accaduto non è ancora chiarissima, e gli agenti delle Volanti sono ancora al lavoro per chiarire cosa sia successo. Ma stando a una prima ricostruzione sembra che la vittima si sia gettata «volontariamente» da una finestra. Un gesto ancora inspiegabile, però. Anche se il sospetto è che sia legato all’andamento degli studi, ad alcuni brutti voti presi a scuola. Almeno così hanno raccontato i genitori del 12enne subito ascoltati dalla polizia.
Tutto è accaduto ieri sera, intorno alle 19.30 quando in zona Console Marcello, si è sentito un botto. Ma quello
che inizialmente era stato confuso con un incidente s’è invece rivelato (probabilmente) un tentativo di suicidio. Il corpo del dodicenne è stato trovato in strada, accanto a una vettura in sosta con la carrozzeria danneggiata. Durante la caduta, infatti, il piccolo è finito prima sulla macchina e poi sull’asfalto. La carrozzeria della vettura, deformandosi, ha in qualche modo smorzato l’impatto e ridotto le conseguenze dell’impatto. Tanto che il piccolo è sempre rimasto cosciente.
Nella tarda serata è stato sottoposto a una Tac per scongiurare eventuali lesioni interne. I medici non hanno sciolto la prognosi, ma il 12enne non è considerato in pericolo di vita. Gli investigatori hanno interrogato i genitori. Sembra che il bambino non soffrisse di depressione e che in passato non ci fossero mai stati problemi o episodi di disagio. I genitori sono separati e il 12enne aveva trascorso la domenica pomeriggio insieme alla madre. «Aveva studiato e fatto i compiti, come sempre», hanno detto i genitori. Negli ultimi tempi aveva preso qualche brutto voto a scuola, ma in base alle prime indagini la polizia tende ad escludere che il piccolo sia stato vittima di episodi di bullismo.
Nelle prossime ore saranno ascoltati dagli investigatori anche i professori e i compagni della scuola media che frequentava nel quartiere.
La giornata Il bambino aveva passato la domenica a fare i compiti. Ascoltati i genitori