L’arcivescovo Delpini incontra i suoi coscritti
Una sorta di rimpatriata e un’occasione per rileggere un pezzo di storia. Oggi pomeriggio, per la messa delle 17.30, l’arcivescovo Mario Delpini ha chiamato a raccolta in Duomo la classe 1951, cioè i suoi coscritti. E, in base alle adesioni arrivate fino a ieri alla diocesi, sono almeno settecento i 66enni che hanno risposto all’invito. Molti si sono organizzati nelle parrocchie, soprattutto in provincia dove è più solida la tradizione dei raduni tra coscritti. E qualcuno ha anche pensato di non presentarsi a mani vuote, come per esempio un gruppo di parrocchiani di Meda (ovviamente classe ’51), che per l’occasione ha voluto fare una donazione al Fondo Diamo Lavoro. Per Delpini, che ha assunto la guida della chiesa ambrosiana a fine settembre, si tratta di una nuova tappa del viaggio all’interno della diocesi. In particolare l’arcivescovo ha voluto caratterizzare in questo senso il periodo che precede il Natale, e in ciascuna delle sei domeniche di Avvento, ha espresso il desiderio che a partecipare alla celebrazione in Duomo — insieme tutti gli altri fedeli — fosse una categoria definita di persone. Nel primo appuntamento ha incontrato i nonni, quindi gli insegnanti e oggi tocca, appunto, ai suoi coscritti. L’agenda delle prossime domeniche prevede inviti in Duomo rivolti agli operatori sanitari (3 dicembre), alle badanti (10 dicembre) e agli sportivi (17 dicembre). Ma da un paio di mesi, ogni giorno, spesso senza darne notizia all’esterno, Mario Delpini sta incontrando gruppi rappresentativi delle diverse realtà esistenti nel territorio della più grande diocesi del mondo. E se anche non è la prima volta che un arcivescovo decide di iniziare il proprio mandato esplorando il mondo che è chiamato a guidare, colpisce il criterio con cui il successore del cardinale Angelo Scola ha voluto definire le categorie, cercando, cioè, di seguire alcune delle modalità con cui le persone stesse si definiscono o vengono identificate nella loro quotidianità. Per organizzare la partecipazione a ciascuno di questi eventi, la diocesi chiede agli interessati di iscriversi online attraverso i moduli che si trovano sul sito www.chiesadimilano.it.