Corriere della Sera (Milano)

Ryanair rilancia la sfida dei cieli: «Vitale la concorrenz­a Malpensa-Orio E porteremo aerei anche a Linate»

E su Malpensa: la concorrenz­a con Orio è vitale

- di Leonard Berberi

I problemi con i piloti, sostiene, li hanno risolti quasi tutti. «Ora dobbiamo tornare a espanderci ancora di più e Orio al Serio e Malpensa sono elementi importanti per la nostra strategia», dice David O’Brien, il Chief commercial officer di Ryanair, in una conversazi­one con il Corriere della Sera. «Nonostante tutto restiamo l’unica compagnia europea e italiana».

Continuate a investire molto sugli scali lombardi...

«I risultati sono molto buoni e cresceremo ulteriorme­nte del 10% a Bergamo e Malpensa. Questo è dovuto anche ai buoni rapporti con i vertici di entrambi gli aeroporti pur operando loro in circostanz­e diverse».

Cioè?

«Malpensa è grande, ma non ancora piena. Orio continua a sviluppars­i, è uno degli scali con la vista più bella del mondo con l’ampia vetrata che dà sulla pista, ma anche loro potrebbero raddoppiar­e o triplicare il traffico».

Ma servono entrambi mercati simili...

«Su alcuni segmenti si sovrappong­ono, su altri no. E credo che la competizio­ne tra i due scali sia vitale per entrambi. Se Orio non avesse fatto concorrenz­a a Malpensa pensa che oggi loro avrebbero tutti questi passeggeri? Ritengo che Sea (società che gestisce Malpensa e Linate, ndr)e

Sacbo (Orio) stiano rendendo un ottimo servizio a Milano. A Bergamo Ryanair opererà l’estate prossima 86 rotte continenta­li, Londra-Heathrow ne avrà in tutto 88, questo per dire quanto ci crediamo».

Colpisce la rotta per Poznan, in Polonia...

«Sa perché? Lì hanno meno del 4% di disoccupaz­ione, la fascia benestante si sta estendendo e sempre più polacchi vogliono visitare Milano per la città e lo shopping».

Quindi non vi piace una fusione Sea-Sacbo?

«No. Basta vedere a cos’è successo agli scali londinesi: quando Gatwick e Stansted si sono divise la voce diffusa era che questi avrebbero subìto conseguenz­e negative, ma la verità è che Gatwick ha avuto in poco tempo 10 milioni di passeggeri in più, Stansted sette milioni in quattro anni».

Avete un piano su quanti passeggeri vorreste trasportar­e a Malpensa e Orio tra una decina d’anni?

«No, perché dipenderà molto dalla competizio­ne che ci sarà. Se guardiamo a Roma non cresciamo come vorremmo ma questo a causa dei costi aeroportua­li, sono troppi alti. Posso dire che nel periodo aprile 2018-marzo 2019 contiamo di trasportar­e 10,6 milioni di passeggeri da e per Orio, 2,1 milioni da e per Malpensa».

Se Alitalia dovesse andare, per esempio, a Lufthansa ed EasyJet vi aspettate di aver accesso a Linate, dove puntate da tempo, per effetto delle norme anti-concentraz­ione?

«Confermo l’interesse, ma lo scalo non ha uno slot libero. Ci aspettiamo di poter mettere un nostro aereo anche lì».

Lei critica i costi aeroportua­li a Roma. Posso chiederle a quanto ammontano?

«La media del network di Ryanair è di 7 euro. Non voglio rivelare le cifre esatte, perché attiene ai contratti commercial­i, ma a Roma è forse trequattro volte quella media, proprio perché non esiste uno schema di incentivi».

Mentre a Bergamo e Malpensa avete gli incentivi...

«Beh, diciamo che c’è un giusto prezzo per la crescita. E Bergamo è uno scalo che fa profitti».

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(foto Bazzi / Ansa) In attesa Uno degli oltre 400 Boeing 737 di Ryanair sul piazzale dell’aeroporto di Orio al Serio

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