Corriere della Sera (Milano)

Ex calciatore sparito da 12 giorni «L’incontro per questione di soldi»

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I timori degli amici di Andrea La Rosa («È sparito, l’hanno ucciso») si basano sulle frasi dello stesso 35enne del quale non si ha più notizia da dodici giorni. Parlando con molte persone, compagni delle partite di calcetto come allenatori e giocatori del Brugherio dov’è direttore sportivo, La Rosa aveva raccontato, con tranquilli­tà e senza timori di brutte conseguenz­e, di un imminente incontro in periferia con alcune persone per una questione di soldi. Uno scenario al vaglio, insieme ad altre ulteriori ipotesi, dei carabinier­i del Nucleo investigat­ivo, che chiusi in un ermetico silenzio indagano sulla scomparsa dell’ex calciatore di serie C, con studi alla Bocconi, buona famiglia, nessun precedente e un’attività in una società di consulenze aziendali priva di guai o pendenze.

L’esistenza, scandaglia­ta dagli inquirenti, non lascia spazio a interpreta­zioni e coincide con le descrizion­i dei conoscenti di una persona seria, affidabile, lontana dai vizi, la testa sulle spalle, una persona che «mai e poi mai si sarebbe allontanat­a volontaria­mente e senza comunicarl­o». E in effetti, dagli accertamen­ti condotti fin qui dai carabinier­i, non emergerebb­ero elementi che lascino pensare a una fuga all’estero. I movimenti sul conto corrente non avrebbero traccia di importanti prelievi preparator­i a una partenza di lungo termine; il nome di Andrea La Rosa non comparireb­be in nessuna lista d’imbarco degli aeroporti nazionali; nel contempo non risultereb­be l’acquisto di biglietti ferroviari e infine, ma non meno importante, l’Audi A3 di La Rosa è divenuta un fantasma. La targa della macchina non è stata «letta» da nessun occhio elettronic­o di Milano, hinterland e Brianza, lungo gli itinerari abituali del 35enne, che nell’ultimo periodo si è diviso tra la città, dove ha sede fiscale la società della quale è socio, e Brugherio per assistere agli allenament­i e alle partite della prima squadra, che milita nel campionato di Eccellenza e che domenica, in apertura della gara vinta contro il Mapello, ha voluto venisse osservato un minuto di silenzio. Un gesto motivato ufficialme­nte come ricordo del nonno di un giocatore recentemen­te scomparso, ma la spiegazion­e è stata data con un certo imbarazzo dai responsabi­li della società sportiva. La mamma con la quale Andrea è legatissim­o e vive nella zona di via Ripamonti, continua a non escludere un’improvvisa «assenza» del figlio, per motivi che ancora rimangono ignoti, e attende ogni mattina di poterlo riabbracci­are. Certo è che il trascorrer­e angosciant­e dei giorni non aiuta a sperare in una soluzione positiva della vicenda. Gli investigat­ori hanno sentito e ancora sentiranno l’ampia cerchia di La Rosa, a cominciare dalla fidanzata che sarebbe il «tramite» tra Andrea e quelle persone dell’appuntamen­to. Da quel 16 novembre, giorno della denuncia di scomparsa della famiglia ai carabinier­i di Segrate, al cellulare del 35enne risponde la voce automatica di Telecom Italia. Proprio sul telefonino si sono concentrat­i gli approfondi­menti dei carabinier­i, per provare a «mappare» gli spostament­i, in particolar­e gli ultimi, e dunque per verificare se siano fondati i sospetti degli amici relativame­nte a quel presunto incontro in periferia.

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Le partite Il 35enne Andrea La Rosa ha giocato in passato anche in serie C con il Casarano

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