Turismo record in Lombardia Presenze a quota 37 milioni
Turisti in crescita in Lombardia, terza regione per presenze straniere nel 2016 e dove gli operatori puntano sempre più sul servizio di alta qualità. Sono i risultati dell’indagine condotta dal gruppo Intesa Sanpaolo e presentata ieri a Cernobbio nel convegno «La sfida del turismo in Lombardia». Sono 37 milioni le persone arrivate in regione per una vacanza nel 2016, il 31 per cento in più rispetto al 2008. Balzo degli stranieri, cresciuti del 50 per cento. Nella lista delle province «preferite» quelle di Como, Brescia e Varese. Quali i fattori del successo? Secondo gli intervistati — un campione di imprese sul territorio — il segreto è la qualità del servizio, a cui si aggiunge la bellezza delle location. Non a caso i tassi di occupazione più elevati si registrano negli hotel a quattro o cinque stelle, i favoriti da chi non parla italiano. La stagionalità rimane un problema: forte la differenza tra le prenotazioni in estate e per le festività e il netto calo nei periodi «di magra». Dal report emerge poi la tendenza alla gestione familiare (attiva in nove alberghi su dieci di fascia medio-bassa e nel 60 per cento dei casi per gli hotel a quattro o cinque stelle). Di conseguenza, si punta sulla formazione del personale in vista del passaggio generazionale che nei prossimi cinque anni interesserà una buona fetta delle strutture. Le prospettive per il 2018 sono velate di ottimismo: la metà degli operatori vede crescere sia il fatturato, sia la domanda della clientela. Obiettivo per cui si programmano investimenti di diverso tipo, dalla riqualificazione delle camere (per il 74 per cento degli intervistati) alla creazione di strutture wellness e beauty farm. Pochi invece intendono rinnovare il sito Internet o potenziare la rete Wifi a disposizione degli ospiti, poiché lo hanno già fatto nel biennio scorso. «Il turismo è in forte espansione, i numeri parlano chiaro — commenta il chief economist di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice — Il potenziale inespresso però è ancora alto. Fondamentale sarà creare un ambiente favorevole agli investimenti privati». Sarà importante rimuovere i maggiori ostacoli per la crescita del business tra cui, secondo gli imprenditori, l’eccessiva burocrazia.