Viali a rischio
Le foglie sono una trappola Pioggia di proteste per i marciapiedi scivolosi
Il servizio è programmato. Gli strumenti ci sono. Eppure la rimozione delle foglie dai marciapiedi non funziona a puntino. E mette a rischio le passeggiate di anziani e bambini: bastano poche gocce di pioggia per rendere sdrucciolevole la strada. «Tutto è abbandonato» commenta un cittadino sulla pagina dedicata alle Lettere del Corriere. Dal canto suo Amsa ricorda il piano straordinario partito venerdì scorso. Ogni weekend 110 addetti della società si concentrano su aree specifiche, oltre ai quotidiani interventi. Ma la prova sul campo non corrisponde sempre agli annunci.
Tra i quartieri appena passati sotto le spazzatrici c’è viale Alemagna. Ieri però parte del marciapiede era ancora coperto di foglie secche: solo il via vai dei pedoni ha creato un sentiero in mezzo ai residui vegetali. «Devo sempre chiedere a qualcuno di accompagnarmi — racconta la pensionata Laura Santini, appesa al braccio della figlia —. Ho paura di scivolare e rimetterci una gamba». In viale Gadio per avvicinarsi alla stazione del Bikemi ci si immerge nel foliage. Poco più avanti, di fronte alla Triennale, i vialetti vanno sgomberati. Ancora in centro, via Paleocapa a due passi dalla stazione Cadorna. Il parchimetro è circondato da foglie gialdi le. Sotto la pioggia di metà pomeriggio pagare il posteggio diventa una prova di equilibrismo. A onor del vero, non è tra le priorità stilate da Amsa per la prima uscita novembrina.
Dove i commercianti non pretendono ordine davanti alle vetrine — o provvedono in proprio con una ramazza — la natura torna padrona. Succede in via Venti Settembre, in via Vincenzo Monti, in piazzale Aquileia («saltato» nel giro lavori straordinari e recuperato ieri notte).
«Quasi tutte le zone in programma sono state ripulite — fa sapere Amsa — ma la caduta delle foglie è imprevedibile e dipende dal meteo che può vanificare in poche ore gli interventi». Intanto il programma continua. Prossime tappe il Monumentale, viale Lazio, via Melzi d’Eril.