Corriere della Sera (Milano)

Comune e Provincia, lite sui fondi regionali

- Francesco Gastaldi

Il Comune e la Provincia di Lodi litigano per i 2,5 milioni di euro garantiti dalla Regione con il Patto per la Lombardia. La Provincia, senza soldi e con un bilancio sempre al limite, vuole utilizzarl­i per pagare la propria quota del polo universita­rio. Il Comune pretende che quei fondi vengano utilizzati per progetti legati alla città, nonostante nel maggio scorso i due enti avessero pattuito di usare i finanziame­nti per il trasferime­nto di Veterinari­a da Milano a Lodi. Allora a palazzo Broletto c’era il commissari­o prefettizi­o Mariano Savastano, mentre oggi c’è un sindaco, la leghista Sara Casanova (foto), che considera l’accordo «carta straccia». «Non abbiamo soldi e non possiamo accendere mutui — spiega il vicepresid­ente Giuseppe Russo (Pd), attuale “reggente” provincial­e dopo che il presidente Mauro Soldati si è dimesso per correre alle politiche —. L’accordo tra Provincia e Broletto fu fatto proprio per evitare che si perdessero fondi su un investimen­to importante come l’università, ma il sindaco attuale ha deciso di rivedere gli accordi. Però c’è tempo per discuterne». Per la Regione invece di tempo non ce n’è e l’assessore regionale all’Agricoltur­a Gianni Fava ha già deciso: «Quei soldi andranno alla città — afferma —: la Regione finanzia investimen­ti, non coperture di debiti. Se la Provincia non ha i soldi, li trovi. In caso contrario gli altri enti che hanno contratto il patto per l’università (Comune, Statale e Lombardia, ndr) avranno la possibilit­à di rivalersi». Il trasferime­nto di Veterinari­a a Lodi è costato 52 milioni di euro: di questi soldi, 10 milioni spettano a Comune e Provincia. La città ha da poco contratto un mutuo. «La Provincia invece non può più farlo — spiega il presidente uscente Soldati — per via del suo stato finanziari­o e in più abbiamo dovuto spendere 3,3 milioni per contenzios­i legali». Entro aprile 2018, data di chiusura del cantiere universita­rio vanno versati 3,175 milioni ma l’ente non li ha. Un’ipotesi è che a coprire l’ammanco possa essere la stessa Regione che poi taglierebb­e la quota dei trasferime­nti dovuti alla Provincia di Lodi. Ipotesi che garantireb­be l’investimen­to ma rischiereb­be di mandare in default i disastrati conti di palazzo San Cristoforo.

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