Corriere della Sera (Milano)

UNA DOPPIA TRUFFA AI POVERI

- Di Elisabetta Soglio

Una truffa nella truffa. La notizia della cooperativ­a che raccogliev­a abiti per i poveri rivendendo­li sui mercati esteri, raccontata ieri da Giuseppe Guastella, è gravissima. Non solo perché stiamo parlando di un reato: di quello si occuperà la giustizia. Ma soprattutt­o perché getta fango sull’impegno di tanti che invece questo lavoro di raccolta lo fanno davvero, gratis, e mandando abiti (o cibo) a chi ne ha bisogno. Pare già di sentire i commenti: «Non ci si può fidare più di nessuno». E questo è esattament­e il problema: domenica scorsa si è svolta la Colletta alimentare, evento che ha coinvolto 145 mila volontari nei supermerca­ti di tutta Italia. La raccolta quest’anno ha avuto un lieve calo. Certo, perché c’è la crisi e tutti fanno più attenzione a quello che mettono nel carrello. Certo, perché sotto Natale le richieste di aiuto e solidariet­à si moltiplica­no e ci sono gli sms solidali, le cene di beneficenz­a, le raccolte di soldi a scuola e in ufficio. Ma forse, in fondo, in qualcuno si è insinuata anche l’idea che «non si sa che fine fanno le cose che regali» e notizie come quella di ieri confermano il dubbio. Lo avevamo visto anche quest’estate con lo scandalo delle Ong: ma l’equazione una sbaglia, tutte sbagliano è inaccettab­ile. E quindi? Il Terzo settore sta attuando una serie di strumenti di trasparenz­a e controllo (ci sono portali che pubblicano bilanci e resoconti al centesimo). Noi che doniamo dobbiamo sì stare più attenti, ma senza chiamarci fuori. Perché sarebbe troppo comodo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy