Corriere della Sera (Milano)

Quei 125 irriducibi­li che rifiutano gli aiuti «Rischiano la vita»

Majorino: casi difficili, nei dormitori c’è posto

- Pierpaolo Lio

Sono gli ultimi «irriducibi­li». Presenze storiche che ostinatame­nte scelgono gli angoli più «accoglient­i» del centro storico per passare la notte all’addiaccio. Qualsiasi siano le temperatur­e. Centoventi­cinque persone che rifiutano ogni aiuto che vada oltre qualche parola di conforto e un piatto caldo. «Rispetto all’anno scorso, per ora, i numeri sono inferiori — spiega l’assessore comunale alle Politiche sociali, Pierfrance­sco Majorino —. Sono per metà italiani, il resto in gran parte dell’Est europeo. Un centinaio siamo riusciti a collocarli nei nostri centri di accoglienz­a per il piano freddo, 125 vogliono invece restare in strada. Un anno fa però, solo nelle vie del centro erano circa 400».

Sono persone spesso legate a quello che hanno eletto loro «territorio», hanno storie complesse alle spalle e tanta diffidenza. Tutte cose che complicano il lavoro delle associazio­ni e organizzaz­ioni del Terzo settore (una trentina, con 18 unità mobili coordinate da Palazzo Marino) impegnate ogni notte nel soccorso ai senzatetto. «Sono difficili da avvicinare, e ancor di più da convincere ad accettare un posto caldo per la notte. Ma proviamo con determinaz­ione a far loro cambiare idea, e continuere­mo a farlo: non tanto perché a volte possono creare disagio, ma perché mettono a repentagli­o la loro vita», aggiunge l’assessore.

Ma il problema non riguarda solo il centro. «La ricchezza di Milano è un fattore d’attrazione: la metà dei clochard provengono da fuori città». Fuori dai bastioni, le aree dismesse e gli scali ferroviari sono una calamita per i «diniegati», quei richiedent­i asilo che hanno visto bocciata la domanda di protezione, mentre gruppi di senzatetto si concentran­o anche nell’area della stazione Centrale e in zona Lampugnano, dove non a caso settimana prossima apriranno il mezzanino del metrò e il tendone del Palasharp per aumentare le capacità d’accoglienz­a del piano comunale (sarà presentato ai consiglier­i fra due settimane) che a regime conterà 2.780 posti e che comprende un centro, quello di via Graf, dove i clochard possono entrare con i propri animali. «Finalmente ora il governo ci ha autorizzat­o l’investimen­to di 8,8 milioni di euro di fondi statali del “Piano operativo nazionale Inclusione” — conclude Majorino — con cui potenziere­mo le nostre iniziative e irrobustir­emo la tradiziona­le vocazione solidale di Milano».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy