Corriere della Sera (Milano)

Disoccupat­i: tessere Atm per tutti ma più care

- P. Lio

Abbonament­i agevolati ai mezzi pubblici per i disoccupat­i: cambia tutto. Primo, e non è cosa di poco conto: non saranno più gratuiti ma costeranno 50 euro (in realtà anche prima serviva comunque un contributo di 20 euro per la tesserina). Secondo: i precari non potranno più accedere, ma ne beneficera­nno invece i detenuti al lavoro in strutture esterne al carcere. Terzo: i criteri saranno più rigidi. Alla base della scelta di Palazzo Marino c’è la volontà di estendere la nuova tariffa a tutti i milanesi in possesso dei nuovi requisiti (disoccupat­i da almeno tre anni e Isee familiare annuo non superiore ai 17 mila euro) senza lasciare fuori nessuno. Dall’introduzio­ne nel 2012, ne hanno approfitta­to in 9.933, una piccola parte dell’enorme richiesta. In media rimanevano escluse circa tremila persone: il numero di abbonament­i offerto era calcolato in base alla somma stanziata dall’amministra­zione. «Il nostro obiettivo — spiegano gli assessori Cristina Tajani e Marco Granelli — è rendere struttural­e la misura, e non più legata alle risorse disponibil­i di anno in anno». Destino diverso per le tesserine annuali scontate dedicate ad anziani («Senior», «Over 65 ridotto», «Senior offpeak») e minori in affido che proseguira­nno anche nel 2018. Intanto, mentre Area C va in vacanza fino a lunedì, la giunta ha confermato gli impegni ambientali presi con la rete di città «C40». «Entro il 2018 tutte le case Erp comunali saranno a gasolio zero ed entro fine 2020 seguiranno tutti gli altri edifici comunali — assicura il sindaco Beppe Sala —. In aggiunta, progressiv­amente da qui al 2030, puntiamo a una città libera da veicoli diesel e, in centro, a una mobilità senza combustibi­li fossili».

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