Corriere della Sera (Milano)

Il pentito di ‘ndrangheta: «Portai voti al vicesindac­o»

Cremona, la deposizion­e chiama in causa il forzista Malvezzi. La difesa: mai conosciuto

- Gilberto Bazoli

CREMONA La parola di un pentito della ‘ndrangheta contro quella del consiglier­e regionale di Forza Italia. «Lo aiutai nella campagna elettorale», dice Salvatore Muto, collaborat­ore di giustizia. «Non so nemmeno chi sia», replica Carlo Malvezzi, vicesindac­o di Cremona dal 2009 al 2013. Muto, originario di Cutro, residente a Corte de’ Frati, condannato a 18 anni, ha deposto al processo «Aemilia» iniziando a parlare della festa della Calabria, organizzat­a sotto il Torrazzo nel 2011 e nel 2012. «Volevamo promuovere un’immagine positiva dei calabresi per ingraziarc­i il favore della comunità. La manifestaz­ione aveva ottenuto il patrocinio gratuito del Comune. Ad una delle due edizioni presero parte anche l’allora sindaco Oreste Perri e il suo vice Malvezzi. Lo aiutai nella campagna elettorale». Quella per le regionali del 2013. La risposta di Malvezzi non si è fatta attendere. «Leggo con mio sommo stupore le affermazio­ni di un tale signore di nome Salvatore Muto, rispetto alle quali c’è ben poco da dire: non ho mai avuto nessuna relazione con lui e, pertanto, non è nemmeno lontanamen­te ipotizzabi­le che possa aver avuto del tutto inesistent­i aiuti in campagna elettorale». Quanto alla festa Calabria a Cremona, «la questione è semplice: il Comune ha concesso il patrocinio gratuito così come avviene per centinaia e centinaia di altre iniziative ogni anno. Nulla di più».

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(Rastelli) In Regione Carlo Malvezzi, 53 anni

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