Tenta di reagire alla rapina Massacrato a calci e pugni
ultimo documento, all’alba di ieri mattina, lo consegnano i medici dell’ospedale San Carlo ai carabinieri del Radiomobile. È il referto che descrive le condizioni cliniche di un uomo, 49 anni, egiziano, aggredito poche ore prima. «Trauma cranio-facciale», tagli alla testa, frattura scomposta del naso, frattura dell’orbita dell’occhio sinistro. È l’esito spropositato di una rapina in strada, avvenuta tra piazza Napoli e via Cola di Rienzo, poco dopo la mezzanotte di giovedì. I carabinieri hanno arrestato un ragazzo marocchino, 20 anni, e una sua connazionale, 18, che si sono scagliati a calci e pugni sulla vittima. L’uomo era uscito di casa poco prima per comprare le sigarette a un distributore automatico di via Washington e stava tornando indietro, camminando tranquillamente, quando s’è trovato di fronte i due rapinatori. L’hanno minacciato, il ragazzo gli ha puntato contro un coltello. L’uomo ha provato a resistere, ha fatto qualche passo per spostarsi e ha preso il cellulare per cercare di chiamare il figlio e chiedere aiuto. In quel momento è iniziato il pestaggio, violentissimo. L’aggressione è stata notata da una pattuglia dell’esercito dell’operazione «Strade sicure», i militari hanno allertato i carabinieri e poco dopo i due rapinatori sono stati bloccati. Entrambi hanno precedenti, sono irregolari e formalmente senza una residenza. La ragazza ha provato a dire di essere incinta e minorenne: così è stata visitata prima alla Mangiagalli, poi al Niguarda. I medici hanno accertato sia che la ragazza non è incinta, sia che (come è stato verificato in seguito dalle lastre) è maggiorenne. Entrambi sono stati arrestati per la rapina (avevano preso un telefonino e 40 euro in contanti) e per le «lesioni gravi». La vittima ha una prognosi di 50 giorni.