Il «Mercante» dal bar al palco
Dopo «Romeo e Giulietta» ecco un altro tassello di «Tournée da Bar», il progetto di Davide Lorenzo Palla che, da sei anni a questa parte, si propone di portare i grandi classici fuori dai teatri, in luoghi non convenzionali come bar, circoli e locali in genere. Diventano quindi un curioso esperimento «al contrario» le quattro repliche del «Mercante di Venezia» di Shakespeare in scena, da stasera a domenica, al Teatro Carcano (corso di Porta Romana 63, ore 20.30, € 18). L’idea è quella di portare il nuovo pubblico «catturato» nei bar in un teatro vero e proprio. Sul palcoscenico sono solo in due: lo stesso Palla, narratore di tutta la vicenda e interprete di tutti e personaggi, e Tiziano Cannas Aghedu, un polistrumentista, che da solo fa il lavoro di un’orchestra e incornicia il racconto. Il mercante del titolo è tal Antonio che, per dare all’amico Bassanio i soldi necessari a corteggiare Porzia, chiede un prestito all’ebreo Shylock: se non sarà in grado di onorarlo, dovrà pagare con una libbra della sua carne. Debito che purtroppo si troverebbe costretto a saldare se, in un processo davanti al Doge, la faccenda non fosse risolta addirittura a svantaggio dell’usuraio ebreo. Palla dà vita «in soggettiva» a molti personaggi per arrivare al nodo della questione, contestualizzando le vicende descritte da Shakespeare nella Venezia a cavallo tra XVI e XVII secolo.