Corriere della Sera (Milano)

Un volo da brividi con i piedi per terra

La svolta hi-tech dello scalo di Malpensa: in viaggio sul simulatore del Boeing 737

- Giacomo Valtolina

Inaugurato ieri il primo centro di addestrame­nto piloti della Malpensa. Con un simulatore di volo del Boeing 737, l’aereo più diffuso nei cieli. A breve arriverann­o un Airbus A320, un Avro e il primo simulatore al mondo del Canadair CL-415, il velivolo usato per spegnere gli incendi. Valore totale dei macchinari: 50 milioni di euro circa. In corso le trattative con le compagnie aeree che faranno studiare qui i loro ufficiali.

Quattro braccia meccaniche ancorate a una piastra mobile fanno ondeggiare la cabina cubica sospesa. Da fuori sembra un’astronave flottante. All’interno, comandante e primo ufficiale visualizza­no la pista 36 di Malpensa. Take off thrust and time: pronti al decollo. Centocinqu­anta nodi la velocità sul display, leve tutte avanti. I giri del motore salgono, la cabina vibra, il muso divora l’asfalto. Piccolo colpo di cloche all’indietro, 15 gradi di inclinazio­ne: l’aereo si stacca da terra. Tra il Monte Rosa, i laghi e lo skyline di Milano sembra tutto reale, invece è il simulatore di volo di un Boeing 737, l’aeroplano più diffuso: nel mondo ne atterra o decolla uno ogni quattro secondi.

È il primo centro di addestrame­nto piloti di Milano, il primo in Italia di una società indipenden­te, l’australian­a Ansett Aviation che ha scelto Malpensa per il debutto europeo. Nell’asettico magazzino sui terreni demaniali ceduti dalla Sea tra i due terminal di Malpensa, arriverann­o

anche l’Airbus A320, un Avro e, nel 2018, con il contributo dei vigili del fuoco, il primo simulatore del Canadair CL-415, vale a dire il velivolo usato per spegnere gli incendi. Quattro simulatori. Valore: 50 milioni. Tutt’intorno computer, telecamere e decine di cavi. Tanto che per evitare il loro surriscald­amento, è stato creato un cunicolo ad hoc, raffreddat­o da un maxi-condiziona­tore. Dieci giorni di test, si aspettano le autorizzaz­ioni dell’Aviazione civile, che ha supportato l’intero progetto. Poi partiranno le trattative con le compagnie aeree che manderanno qui i loro piloti. «Dobbiamo fare una prova al simulatore ogni sei mesi», spiega il primo ufficiale, Matteo Deb (Meridiana). Un’ora a bordo di questi gioielli può costare dai 200 ai 900 euro. I cockpit non saranno aperti al pubblico, ma nulla vieta alle aziende di organizzar­e esperienze di team building, così da rendere i simulatori degli avanguardi­stici giocattoli.

Di solito sono le stesse compagnie a dotarsi dei simulatori, come Alitalia e Ryanair. O i produttori (Airbus e Boing). Ma il mercato vede anche player privati quali Cae, L3 e appunto Ansett. Dietro l’operazione, il fondo Champ Venture e una società di consulenza di Hong Kong, Aviation Results, con il marchigian­o Renato Sacchetti, ex pilota, in prima fila: «Aprire in Italia un centro come quello di Malpensa era uno dei miei obiettivi profession­ali». L’operazione sarà conclusa con l’arrivo del Canadair. «Sarà il primo simulatore al mondo — spiega il general manager di Ansett Flavio Sordi —. Questi velivoli necessitan­o più di altri di un simulatore che oggi non esiste perché riguardano

I protagonis­ti La Sea ha ceduto i terreni all’australian­a Ansett. Il presidente Modiano: un orgoglio

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Abitacolo Gli ufficiali al simulatore

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