Corriere della Sera (Milano)

Clochard, Delpini sprona i volontari

L’arcivescov­o con i volontari in corso Vittorio Emanuele

- Di Luca Salvi

Il vescovo Mario Delpini sabato sera con i volontari che aiutano i senzatetto. La messa in San Babila, poi il giro sotto i portici di corso Vittorio Emanuele II. «I poveri hanno bisogno di un motivo per sperare».

«Coraggio. Vi siamo vicini». Monsignor Delpini tra i senzatetto. È sabato sera. Con lui ci sono i giovani volontari della comunità Papa Giovanni XXIII, arrivati da tutta la Lombardia, e di altre realtà attive nel sociale. Mezz’ora prima, nella basilica di San Babila, l’arcivescov­o aveva celebrato una messa per l’associazio­ne fondata da don Oreste Benzi, scomparso dieci anni fa. In dono aveva ricevuto un crocefisso realizzato da una cooperativ­a con il legno dei relitti dei migranti arrivati in Sicilia. Intorno alle 22, il vescovo porta la sua parola e il sostegno ai clochard. E incita i presenti a continuare ad aiutare il prossimo in difficoltà. «Ricordate che i poveri, i senza fissa dimora non hanno bisogno solo di una fetta di panettone e di una pacca sulle spalle, ma di un motivo per sperare, per sorridere, per credere che nella vita si può essere salvati», l’appello ai volontari di monsignor Mario Delpini.

«Portate loro un po’ di vangelo — continua — perché c’è sì bisogno di pane e coperte, ma per trovarli abbiamo bisogno del Vangelo. Seminate sorrisi e portate il saluto del vescovo». Quindi, il giro tra i più bisognosi sotto i portici di corso Vittorio Emanuele, rientrando in arcivescov­ado, accompagna­to dai giovani volontari. «Mi ha colpito la sua semplicità — nota Rosanna Montani, membro della Comunità — è il pastore che si avvicina alle persone sole per aiutarle». Per Edoardo, 16 anni, uno dei ragazzi che hanno portato coperte e vettovagli­e «è significat­ivo vedere una persona come l’arcivescov­o fermarsi tra i senzatetto. Chi passava non lo riconoscev­a. Un segno di umiltà. E di generosità».

Sabato sera c’è stato anche spazio per auguri speciali. L’arcivescov­o si è intrattenu­to con i giovani volontari e con Giovanni Paolo Ramonda, presidente della comunità Papa Giovanni XXIII, che ha anche ricordato la ricorrenza del compleanno del Papa. E così anche Delpini viene coinvolto nel classico coro «tanti auguri, Francesco». Il video è stato così uno dei doni che il Papa ha ricevuto per i suoi 81 anni. Il tema della solidariet­à è stato al centro dell’omelia della messa in Duomo nella quinta domenica di Avvento. Tra i fedeli, moltissimi sportivi amatoriali e profession­isti.

Monsignor Delpini ha paragonato l’Annunciazi­one dell’arcangelo Gabriele a Maria alla vocazione di aiutare gli altri, che chiunque può scoprire dentro di sé. Perché «ogni figlio e figlia di Dio è chiamato a mettersi a servizio del regno che viene». E non bisogna, ha detto l’arcivescov­o, «aspettare che qualcuno venga a trovarti» ma diventare protagonis­ti «della parola che invita, del sorriso che conforta, della premura che aiuta, della fraternità che unisce». Nella realtà di ogni giorno «abitano infinite solitudini che attendono una parola amica». Per tutti l’invito è ad agire altruistic­amente. «Che cosa aspetti? L’angelo è già venuto e la tua missione può cominciare», ha concluso il vescovo.

Ieri mattina quattro associazio­ni, City Angels, Progetto Arca, Fratelli di San Francesco e Remar Italia onlus, hanno servito ai senzatetto ospiti dei centri di accoglienz­a del Comune 120 teglie di pizza — offerte dalla pizzeria Spontini — in sette ore. La distribuzi­one è avvenuta in una tensostrut­tura installata in piazza Duca d’Aosta.

Messaggio I poveri non hanno bisogno solo di cibo ma di un motivo per sperare

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I doni Mario Delpini durante la messa
 ??  ?? In visita Mario Delpini, 66 anni, con i giovani volontari
In visita Mario Delpini, 66 anni, con i giovani volontari

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