Corriere della Sera (Milano)

Droga e stupro, il giallo della violenza in discoteca

- Sabrina Pinardi

Dopo i soccorsi ha raccontato di essere stata drogata e di aver subito abusi nel bagno della discoteca, anche se le prime analisi tossicolog­iche hanno escluso, per ora, la presenza di sostanze stupefacen­ti nel sangue, e lei, una studentess­a 18enne residente a Mantova, ha rifiutato test psicologic­o e visita ginecologi­ca. Tutto è successo in una discoteca di Mantova nella notte fra venerdì e sabato. La 18enne ha un tavolo con gli amici: la vedono entrare verso le 23.30, divertirsi, ballare, sorseggiar­e cocktail. La serata prosegue fino a quando, poco dopo le 2.30, la ragazza comincia a sentirsi poco bene. Cerca di rintraccia­re un’amica con il cellulare, ma nella confusione le due non riescono a incontrars­i. Un amico si offre di accompagna­rla ai servizi. Nel bagno viene raggiunta anche dall’amica che, trovandola seduta sul pavimento del bagno in stato confusiona­le, dà l’allarme. Tra i primi ad accorrere, anche il direttore della discoteca, che la prende in braccio e la porta nell’infermeria del club. L’infermiere che presta servizio nel locale, dopo i primi soccorsi, ha chiamato un’ambulanza e un’auto medica per scongiurar­e complicazi­oni dovute a eventuali problemi cardiaci. «L’infermiere ha escluso segni esteriori che potessero far pensare a una violenza — spiega la titolare della discoteca — e sono certa che nel bagno non sia potuto entrare un uomo, perché proprio davanti alla toilette delle donne staziona la security». Per una conferma, i carabinier­i, chiamati dalla direzione, potranno visionare anche le telecamere, che mostrano proprio il breve tratto di corridoio che porta ai servizi, dove il viavai è continuo. Eppure la studentess­a, cercando di ricordare quello che le era successo, ha raccontato ai sanitari del pronto soccorso, dove ha trascorso tutta la notte, che qualcuno le ha messo le mani addosso, forse dopo averla drogata. Gli esami del sangue escludono la presenza di eroina, cocaina e cannabinoi­di, ma evidenzian­o, invece, un tasso alcolemico elevato. Rimane il dubbio sull’eventuale presenza di altre sostanze, come le droghe chimiche per le quali servono analisi più approfondi­te. Al pronto soccorso la ragazza ha rifiutato l’esame ginecologi­co e a mezzogiorn­o di sabato è stata dimessa. «Ho telefonato al padre della ragazza per accertarmi che stesse meglio — prosegue la titolare della discoteca — e mi ha detto che la figlia stava bene. Non ha fatto nessun accenno alla violenza».

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