Corriere della Sera (Milano)

Shlomo Mintz suona per Stradivari

- Enrico Parola

Il 18 dicembre 1737, a 93 anni, Antonio Stradivari moriva nella natia Cremona. E oggi la città di cui il liutaio è diventato uno dei simboli mondiali gli rende omaggio con un concerto straordina­rio che vedrà Shlomo Mintz e il «Cremonese» sul «Giovanni Arvedi», scrigno di straordina­ria bellezza acustica all’interno del Museo del Violino (p.zza Marconi, Cremona, ore 21, € 40-30). Il «Cremonese» fu creato nella bottega di Stradivari nel 1715, e fu il primo violino delle Collezioni Civiche, acquistato dall’Ente Provincial­e per il Turismo e riportato a Cremona proprio il giorno prima dell’anniversar­io della morte dei liutaio, il 17 dicembre del 1961; da allora è uno dei simboli della città. Per Mintz, oggi unanimemen­te considerat­o uno dei massimi virtuosi dell’archetto e già applaudito a Cremona, ma al teatro Ponchielli, sarà l’occasione per debuttare all’Auditorium. Il sessantenn­e musicista moscovita si esibirà nella doppia veste di solista e direttore dell’ensemble da camera «I Virtuosi Italiani»: dopo aver imbracciat­o lo Stradivari nella Romanza in sol maggiore di Beethoven (meno nota ma non meno bella di quella in fa) e nel mozartiano Concerto K 218, Mintz impugnerà la bacchetta per la Serenata in mi minore di Elgar e nel Concerto per archi di Nino Rota.

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Shlomo Mintz, 60 anni

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