Via Borgogna, «altolà» al Politecnico
Box contestati: il Comune chiede al Tar la revoca del perito, consulente dei cittadini
di Paola D’Amico
Ancora battaglia sui box interrati di via Borgogna. Ora il Comune chiede al Tar di revocare la nomina del perito. Palazzo Marino vuole «un nuovo verificatore esterno al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano e, ove possibile, esterno al Politecnico stesso». Perché l’ingegnere Gianpaolo Rosati aveva già esaminato il progetto poi annullato dal Consiglio di Stato.
Il Comune chiede al Tar di revocare la nomina del perito. Il box interrato di via Borgogna fa ancora discutere. La richiesta della revoca è stata inviata dagli uffici lunedì. Lo staff legale del Comune chiede che sia disposta «la nomina di un nuovo verificatore esterno al dipartimento di Ingegneria civile e ambientale del Politecnico di Milano e, ove possibile, esterno al Politecnico stesso». Questo perché l’ultimo ricorso contro il progetto dei box interrati è stato supportato dalla perizia di un esperto che appartiene a quello stesso dipartimento. Dunque, appare quantomeno inopportuno che la guerra sul parcheggio si possa trasformare in una guerra tra colleghi. Ed è, nel contempo, proprio ciò che il perito scelto dai cittadini ha scritto sui molti rischi che la presenza del cantiere comporterebbe per la stabilità degli edifici preesistenti ad aver spinto i giudici del Tar a richiedere il parere di un super esperto. L’ingegnere Gianpaolo Rosati, professore ordinario di Tecnica delle costruzioni, che aveva già passato ai raggi X il primo progetto poi annullato dal Consiglio di Stato, mettendone in luce «la non conformità alle richieste strutturali della normativa vigente sulle Costruzioni», ha infatti dedicato molte nuove pagine alla disamina di «errori ed omissioni» nelle relazioni di calcolo sui cedimenti possibili del terreno, in prossimità degli stabili presenti.