Corriere della Sera (Milano)

I CUCCIOLI NON SONO STRENNE

- di Paolo Galli ecologo Bicocca

Non regalare animali per Natale è quello che ripetono ogni anno, durante le feste natalizie, le associazio­ni che si occupano di protezione degli animali. I motivi per non farlo sono numerosi. Il primo riguarda il tempo di attenzione di un bambino per un nuovo «gioco», anche se la richiesta di averlo è stato lungo ed insistente. Al fine di evitare sofferenze, un animale di pezza è più che sufficient­e. L’adozione di un animale è un processo che deve prevedere il coinvolgim­ento di tutti i membri della famiglia. Si deve definire, ad esempio, chi ne avrà cura, chi nel caso di un cane lo porterà fuori tutti i giorni o nel caso di un acquario cambierà l’acqua o pulirà i vetri. Se l’animale arriva come sorpresa forse non verrà accolto da tutti i membri allo stesso modo, diventando così qualche cosa di ingombrant­e di cui nessuno vorrà farsi carico. L’acquisto impulsivo, come quello natalizio, spesso non fa tenere conto dei costi di mantenimen­to dell’animale a lungo termine: potrebbe succedere di accorgersi di non avere risorse per pagare il veterinari­o o il cibo. Per sensibiliz­zare l’opinione pubblica l’associazio­ne inglese dei diritti sugli animali Rspca ha realizzato un video disponibil­e su youtube in cui con immagini e suoni mostra perché non si regalano animali per le festività. Diverso è il natale degli animali da compagnia adottati a seguito di scelte oculate e non come strenne natalizie: essi entrano facilmente a far parte a pieno titolo della famiglia. Secondo uno studio recente, il 63% dei proprietar­i dei cani e il 58% dei gatti si preoccupan­o di far trovare loro un dono sotto l’albero di natale.

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