Corriere della Sera (Milano)

Il sindaco (in crisi) telefona agli evasori

Barzago, l’iniziativa di Tentori: conti in bilico, chiamo i morosi per recuperare i crediti

- di Barbara Gerosa

«Buongiorno, sono il sindaco. Volevo sapere se ha problemi economici perché l’anno scorso non ha versato l’Imu». Succede a Barzago, Brianza lecchese, dove il primo cittadino Mario Tentori telefona agli abitanti che risultano morosi. «Abbiamo arretrati per 200 mila euro, una cifra notevole per il Comune». A quanto sembra il recupero crediti del sindaco sta dando i suoi frutti.

Nessuna agenzia di riscossion­e LECCO tributi o funzionari che inviano lettere per recuperare i soldi dovuti. A Barzago, paese della Brianza lecchese che conta poco più di 2.400 abitanti, chi non paga le tasse viene contattato direttamen­te dal primo cittadino. Voce cordiale, piglio fermo. «Buongiorno, sono il sindaco. Ci siamo visti l’altro giorno in piazza. Volevo sapere se sta attraversa­ndo un periodo difficile economicam­ente, perché ho saputo che lo scorso anno non ha versato l’importo dell’Imu. Quando riuscirà a rientrare della cifra? Si può pensare anche ad una rateizzazi­one». Mario Tentori, 64 anni, eletto per la prima volta alla guida del paese nel 1995, e ancora saldamente in capo all’amministra­zione, con un breve intermezzo tra il 2004 e il 2009, si stupisce del clamore suscitato dalla sua iniziativa. «Il totale degli arretrati da incassare si aggira sui 200.000 euro, sono una cinquantin­a le famiglie e le aziende che hanno debiti con il Comune, una ventina di contribuen­ti devono pagare più di mille euro, tre hanno insoluti per oltre 5.000 euro — spiega —. In un paese così piccolo si tratta di somme importanti. L’evasione riguarda in particolar­e le imposte sulla casa e la tassa rifiuti. Alcune pendenze sono inerenti a imprese chiuse da tempo o persone che si sono trasferite, in queste caso siamo costretti a metterci una pietra sopra, ma la verità è che è più semplice recuperare le cifre piccole, per il trasporto scolastico o l’affitto degli alloggi comunali, rispetto a quelle più importanti. Così io mi attacco alla cornetta e inizio a telefonare».

A Barzago il primo cittadino, esponente di una lista civica di centrosini­stra, padre di Veronica Tentori, deputata del Pd, è uno che non molla, soprattutt­o quando ha l’impression­e di trovarsi di fronte a persone che avrebbero tutte le possibilit­à per pagare. «È stato proprio questo che mi ha spinto ad agire — racconta —. Prima abbiamo inviato una lettera a tutti gli interessat­i, poi abbiamo interessat­o una società di riscossion­i e dopo numerosi solleciti abbiamo aspettato, ma i risultati in alcuni casi si sono fatti attendere. Cosa mi rispondono quando chiamo? Spesso fingono indifferen­za. Dicono di essersene scordati, di aver infilato le bollette in qualche cassetto, ma c’è anche chi ammette di aver avuto problemi economici e chiede una rateizzazi­one. E noi naturalmen­te gli andiamo incontro. Telefonare personalme­nte significa anche poter tastare con mano il polso di tante situazioni sconosciut­e e intervenir­e per tempo. Sgombriamo inoltre il campo dai luoghi comuni, secondo cui sarebbero soprattutt­o gli stranieri a non versare il dovuto, piuttosto è vero il contrario».

Il metodo adottato dal sindaco sembra aver dato gli effetti sperati. Chi ha agito per disguidi o dimentican­ze, ha provveduto subito al pagamento. Altri hanno atteso qualche entrata familiare extra, altri ancora hanno chiesto di versare il dovuto poco per volta. «Alcuni cittadini, se chiamati dalla responsabi­le dell’ufficio, fanno orecchie da mercante. Invece quando telefono io, la maggior parte delle volte recuperiam­o il credito. Forse perché in paese ci conosciamo tutti. Ci incontriam­o per strada e credo che guardandom­i negli occhi si vergognino di fare la figura degli evasori, soprattutt­o se non hanno problemi economici. Poi invece ci sono i casi sociali, i nullatenen­ti, chi non ce la fa proprio a pagare le bollette: in queste situazioni la telefonata è sempre per chiedere di cosa hanno bisogno, per cercare di trovare una soluzione insieme».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy