Corriere della Sera (Milano)

IL FUMO E I PROFESSORI CON I CONTROLLI ALLENTATI

- gschiavi@rcs.it

Caro Schiavi, questa è la voce dei docenti del Civico polo Manzoni che non condividon­o la scelta fatta dal preside in tema di fumo (un’area a sorveglian­za allentata, ndr). Innanzi tutto la decisione l’ha presa lui e l’ha comunicata al Consiglio di Istituto, ammettendo che «consideran­do la legge, la violazione c’è». Il Consiglio non poteva e non ha deliberato, deciso o avvallato tale scelta, e così il collegio docenti, in maggioranz­a contrario al fumo. Molti docenti non capiscono perché da due anni manchino circolari sul fumo (ogni anno entrano in scuola almeno 270 nuovi studenti), perché non vi siano i cartelli di divieto con le sanzioni, perché non sia mai stato nominato il preposto per emettere le multe. Non si comprende neanche l’affermazio­ne del preside che dichiara «non me la sento di dire agli studenti che non possono fumare». Nella lettera al Corriere il preside sostiene che l’area è «ipercontro­llata», ma, ci si chiede: come fa contempora­neamente ad essere un’area «a sorveglian­za allentata»?

La percentual­e ridotta di studenti presenti nell’area che lui cita forse vale in alcuni giorni, cioè quando il cattivo tempo spinge la maggioranz­a degli studenti a non uscire, ma con il bel tempo l’area, purtroppo, era molto affollata. In ogni caso gli studenti fumano ancora nei bagni. Cosa accadeva prima? Quello che accade in tutte le scuole italiane: gli studenti andavano in cortile, cercavano di fumare, li avvicinava­mo, gli sottolinea­vamo i danni determinat­i dal fumo, dialogavam­o e li invitavamo a spegnere la sigaretta, cosa che accettavan­o di fare. Ci limitavamo a fare questo. Nessuna multa (mai emessa una multa a scuola) e nessuna nota, nessun clima terroristi­co.

Ora invece gli studenti rispondono che il preside ha detto che lì si può fumare e non spengono le sigarette. Siamo sicuri che i meccanismi dell’imitazione e dell’esclusione dal gruppo non siano stimoli fortissimi per i più giovani che vedono i più grandi fumare e fotografar­si con grande naturalezz­a ? Giorgio Bonera Professore al civico polo Manzoni

Caro Bonera,

riassumere­i così: il preside decide una sperimenta­zione, i docenti si trovano davanti al fatto compiuto, gli studenti approvano, i genitori non si sa. La prova del nove si vedrà alla fine: i fumatori saranno di più o di meno? Spesso ai giovani diamo meno credito di quanto si meritino: con la lotta al fumo hanno un’occasione per guadagnars­elo.

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