Baj a Casa Boschi Di Stefano
Nel laboratorio di ceramica di Marieda, una serie di acqueforti dell’artista milanese
Collezionisti milanesi, vicende sempre nuove. Questa volta parliamo di Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, della loro raccolta d’arte e della loro casa, donata al Comune di Milano nel 1973 e oggi museo civico. Costruita tra 1929 e ’31 su progetto di Piero Portaluppi, fu anche sede di una scuola di ceramica, luogo di studio e ricerca, aperta da Marieda nel 1962: appassionata di questo materiale, era allieva dello scultore Luigi Amigoni e scultrice lei stessa. Da pochi giorni questi ambienti sono tornati fruibili come spazio espositivo, accogliendo una rassegna piccola ma incisiva: fino al 28 febbraio è in corso «Dal “De rerum natura” alle “Montagne”», a cura di Martina Corgnati con Alessandra Tibiletti (via Jan 15, mar.-dom. ore 1018, ingresso libero): una ricognizione sulla presenza di Enrico Baj e delle sue opere nella collezione Boschi Di Stefano.
In mostra l’intero corpus di 36 acqueforti del libro d’artista «De rerum natura» ispirato al poema di Tito Lucrezio Caro, 1952-‘53, di cui i coniugi possedevano un foglio, più una selezione di pezzi della serie «Montagne», sempre dei primi anni Cinquanta, acquistati da Marieda e ora in deposito al Museo del 900. «Una decisa preferenza per la fase nuclearista di Baj, la coppia aveva gusti chiari e precisi — spiega Maria Fratelli, dirigente dell’Unità Case Museo del Comune —. La mise en scène della mostra rispetta appieno la natura dello spazio: abbiamo lasciato ogni oggetto al suo posto, dai tavoli da lavoro agli strumenti ai colori, per non cancellarne l’identità». Il recupero della scuola è un passo importante verso il sogno che Maria Fratelli coltiva da tempo: trasformare l’intero palazzo in museo con la collaborazione dei nipoti ed eredi di Marieda, i fratelli Francesco e Alessandro Mendini, che in un video documentario proiettato in situ raccontano il luogo attraverso memorie e aneddoti. E in futuro? «Dopo febbraio organizzeremo laboratori di ceramica aperti anche al pubblico. A fine anno invece metteremo in mostra Marieda stessa come artista, con tutte le sue sculture».