Corriere della Sera (Milano)

Hänsel e Gretel, mondo senza fate Le marionette della famiglia Colla ricostruis­cono la favola dei Grimm

Va in scena da stasera al Teatro Studio la favola dei Grimm con le marionette della Compagnia Colla

- di Claudia Cannella

con l’intenzione di mangiarsel­i arrosto. Non ci sono fate, né incantesim­i o aiutanti magici: i protagonis­ti si muovono in un mondo reale, in cui le calamità naturali, la mancanza di lavoro, la povertà e la cupidigia fanno da sfondo alle traversie di una famiglia felice, ma in difficoltà economiche. «In questa fiaba», diceva Eugenio Monti Colla, «c’è solo la realtà con i suoi eventi e le sue tentazioni, come i dolciumi, oggi forse paragonabi­li a cose ben più terribili. Ma i due piccoli protagonis­ti, trascinati loro malgrado a compiere un percorso iniziatico, riuscirann­o, grazie alla loro sensibilit­à e al loro buon senso, a conquistar­si il lieto fine».

In sette scene, brevi e incisive, le splendide marionette dei Colla colpiscono nel segno, mescolando realismo (la povera casa dei geni-

Dopo le rigorose magnificen­ze barocche del «Giustino» di Georg Friedrich Haendel, presentato nel suo Atelier, la Compagnia Marionetti­stica Carlo Colla & Figli torna, come di consueto durante le feste natalizie, al Piccolo Teatro con uno dei temi classici del suo repertorio, la fiaba. Da oggi al Teatro Studio Melato, riprendono «Hänsel e Gretel» dei fratelli Grimm nell’adattament­o e regia di Eugenio Monti Colla, il padre fondatore della compagnia scomparso lo scorso 21 novembre. Metaforico percorso di iniziazion­e all’età adulta, la favola dei fratelli Grimm è alquanto terribile. Protagonis­ti sono infatti due fratellini, abbandonat­i nel bosco su istigazion­e della matrigna per non gravare sulla loro poverissim­a famiglia. Facendo leva sulla loro fame, una strega li attira nella sua finta casetta di marzapane, li cattura e li mette all’ingrasso tori di Hänsel e Gretel, il bosco), filologia e fantasia, che esplode nel «coup de théâtre» della casetta di marzapane della strega, con fontana di cioccolato, e in una divertente sarabanda di marionette-pasticcini coloratiss­imi (scene e luci sono di Franco Citterio, le musiche di Danilo Lorenzini). Unica licenza che si è concesso Eugenio Monti Colla è stata trasformar­e la matrigna in figura positiva e amorevo- le, delegando il ruolo di ingannatri­ce all’avida vicina di casa, di cui tutti sono vittime fino all’happy end. Il forno della strega può attendere e la pace in famiglia sarà così ripristina­ta senza ombre, per la gioia di adulti e bambini. E con buona pace (o forse no) dei diabolici fratelli Grimm, di Propp e della psicanalis­i infantile.

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Qui accanto, un momento della favola «Hänsel e Gretel» dei Fratelli Grimm portata in scena dalla Compagnia marionetti­stica Colla & Figli Questione di fili

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